Confederazione Generale
Italiana dei Trasporti e della Logistica
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Roma, 18 ottobre 2001
Circolare n. 144/2001
Oggetto: Attività confederale – 55° Assemblea
annuale – Bilancio della manifestazione.
La significativa partecipazione
di esponenti del Governo e del Parlamento, di rappresentanze di altre
organizzazioni imprenditoriali e del sindacato, di dirigenti della pubblica
amministrazione e di enti pubblici e privati, nonché soprattutto la massiccia e
calorosa presenza di tutte le componenti associative confederate e dei principali
imprenditori associati hanno segnato il successo della 55a Assemblea annuale
della Confetra, tenutasi il 9 ottobre a Roma, con ampio risalto della stampa e
dei media radiotelevisivi.
La manifestazione, che si è
aperta con il saluto a nome del Governo del Ministro per i Rapporti con l’UE
Rocco Buttiglione, è inziata con la relazione generale del Presidente Aldo
Gatti, cui hanno fatto seguito, come testimonianze del mondo delle imprese, gli
interventi degli amministratori delegati TNT Global Express Giuseppe Smeriglio
e FERCAM Thomas Baumgartner, e come contributi degli esperti le relazioni di
Antonio Giacoma (Centro Sudi Confetra), di Sergio Bologna (esperto PGT) e di
Alain Baròn (D.G. TREN EU). Dopo un
breve intervento dell’amministratore delegato di Trenitalia Roberto Renòn, ha
chiuso i lavori il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Pietro
Lunardi, la cui relazione, per le importanti indicazioni di politica dei
trasporti in essa contenute, è stata alla fine salutata dalla Assemblea con un
caloroso applauso.
In particolare il Ministro, dopo
aver ricordato che le varie diseconomie provocate dal carente sistema logistico
italiano superano i 130.000 miliardi di lire all’anno, ha sottolineato come negli
ultimi 20 anni sia cambiata completamente la dimensione, la tipologia e
l’ubicazione del sistema produttivo, non più concentrato in alcune grandi aree
industriali e ormai in stretta sudditanza della organizzazione logistica e
della rete dei trasporti. Tutto ciò, ha continuato il Ministro, unito
all’arretrato infrastrutturale del Paese, stimato in oltre 200.000 miliardi di
lire, con cicli temporali di
realizzazione superiori ai 20 anni, ha imposto all’attuale Governo di ragionare
in termini di ricostruzione del
Paese, con uno sforzo progettuale,
programmatico, finanziario e imprenditoriale di dimensioni eccezionali. Da qui
la “Legge Obiettivo” per superare gli ostacoli dei localismi, da qui i “Progetti
Paese” da finanziare nel prossimo quinquennio (2002-2006) con un volume
globale di investimenti pari a circa 236.000 miliardi di lire.
Il
Ministro si è quindi soffermato su alcuni temi caldi come il trasporto
combinato (per il quale ha sollecitato un maggior dialogo tra mondo Confetra e
Ferrovie dello Stato, impegnando altresì il Governo in investimenti mirati per
garantire l’economicità di questa tecnica), come le autostrade del mare (sottolineando
la necessità di interventi razionalizzatori di tutti i segmenti vettoriali e su
tutti i momenti di rottura del carico), come la logistica (definita rivoluzione
copernicana dell’ intero sistema mercato), come infine i processi di
liberalizzazione (che ha assicurato saranno automatici perché non suscettibili
di alcun compromesso).
Il
Ministro ha concluso dando appuntamento all’Assemblea Confetra 2002 per una
verifica di quanto sarà stato realizzato.
I
testi completi delle relazioni e degli interventi sono consultabili nel sito
www.confetra.com
f.to dr. Piero M. Luzzati |
Allegato uno |
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D/d |
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alla Confetra. |
ROMA * Confetra coglie
l'occasione dell'Assemblea annuale per lanciare l'allarme: nel primo semestre
del 2001 i traffici di merci hanno cominciato a frenare e per la seconda parte
dell'anno si prevede un ulteriore, pesante rallentamento, legato alla
recessione economica in arrivo. Il combinato rotaia-strada arretra in ambito
nazionale (-23% dal 1997 a oggi) mentre dovrebbe crescere per liberare le
strade; il gap infrastrutturale costituisce ormai una strozzatura pesantissima;
i costi per il trasporto e la logistica in Italia restano del 20% superiori a
quelli della media europea.
Il presidente della
confederazione del mondo della logistica e delle spedizioni, Aldo Gatti,
auspica <un'alleanza tra Governo e operatori pubblici e privati, fra cui non
deve esserci un rapporto di competitor, ma di partnership>.
Un invito rivolto soprattutto
alle Fs, accusate ormai da molti anni dalla Confetra di voler fare un lavoro improprio
- quello degli operatori logistici - e di trascurare invece la richiesta di un
servizio ferroviario più efficiente e più in sintonia con le esigenze degli
spedizionieri. Nel corridoio, d'altra parte, tutti riconoscono sottovoce quel
che non viene detto alla platea: che il cambio della guardia al vertice del
Cargo di Trenitalia (Giancarlo Laguzzi al posto di Maurizio Bussolo) potrebbe
effettivamente contribuire a ricreare un clima più collaborativo.
A Gatti non ha voluto rispondere
Giancarlo Cimoli, presidente e amministratore delegato di Fs, che ha lasciato
l'assemblea prima della fine dei lavori. Roberto Renon, amministratore delegato
di Trenitalia, ha invece ribattuto che il combinato è in calo sul mercato
nazionale, ma cresce sulle rotte internazionali. La risposta più attesa era,
ovviamente, quella di Pietro Lunardi, che ha chiuso i lavori: il ministro delle
Infrastrutture si è espresso in modo molto pesante - con toni inediti - sul
settore dei trasporti.
<La serie di negatività e di
non convenienze presenti in alcune modalità di trasporto - dice Lunardi -, la
serie di diseconomie che giornalmente viviamo in questo comparto, va ricercata
non all'esterno di questo mondo, ma al suo interno>. E ancora: il mondo dei
trasporti è chiuso <all'interno di vecchie pregiudiziali e di vecchie
rendite di posizione>.
Con chi ce l'ha il ministro? Non
solo, stavolta, con i ritardi dei passati Governi nel colmare un gap infrastrutturale
che produce una diseconomia su scala nazionale di 130mila miliardi annui. Ma
anche, e soprattutto, con le rigidità <interne> al sistema. Parla alle
aziende, agli operatori. E parla delle tariffe obbligatorie per
l'autotrasporto, destinate a saltare con il disegno di legge che il ministero
sta preparando (ma che Gatti considera ancora poco liberalizzatore); o delle
rigidità dell'offerta ferroviaria che impediscono la crescita del combinato; o
ancora delle rigidità tecnologiche, gestionali e sindacali. Lunardi ha in mente
il disastro di Linate, mentre usa un tono durissimo. Ma annuncia anche una
strategia a tutto campo, che finora era rimasta un po' in ombra: per il settore
dei trasporti è necessario, ovunque, <mercato, liberismo, nuova
economia>. Gli atti - anche quelli chiesti da Confetra - seguiranno,
assicura.
Tra gli annunci, il tanto atteso
aiuto allo sviluppo del traffico combinato, che dovrebbe finire nel disegno di
legge collegato. É ancora un oggetto misterioso, non è chiaro se si tratti di
un contributo a chi oggi trasporta merce su strada e preferirà salire sul treno
oppure ancora un aiuto sul fronte progettuale-infrastrutturale.
É urgente - dice Lunardi - che
l'auspicato clima di forte collaborazione tra il mondo Confetra e le Fs avvenga
con la massima rapidità. Da parte sua, il Governo necessariamente effettuerà
investimenti mirati e urgenti per garantire l'economicità di una simile
tecnica>.
Di dare un segnale positivo, di
ottimismo, si incarica Giuseppe Smeriglio, amministratore delegato di Tnt
Globale Express. <Basta un solo dato - dice - per dare la misura dei margini
di sviluppo del settore logistico: le aziend che in Italia hanno già avviato un
processo di outsourcing logistico sono il 15% del totale, contro il 45% della
Gran Bretagna>.
f.to Giorgio Santilli