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Roma, 13maggio 2002

 

Circolare n.65/2002

Oggetto: Autotrasporto – Riduzione accise – Risoluzione ministeriale n.36 del 30.4.2002.

 

Con la risoluzione indicata in oggetto l’Agenzia delle Entrate ha ribadito l’esenzione fiscale degli sconti accise per caro gasolio riconosciuti alle imprese di autotrasporto dal settembre 2000.

 

In particolare l’Agenzia ha confermato che il trattamento fiscale previsto dall’articolo 2 del DPR 277/2000 per lo sconto della carbon tax è applicabile anche agli sconti accise.

 

Con l’occasione si fa presente che gli sconti accise hanno definitivamente superato il vaglio dell’Unione Europea. Il Consiglio Ecofin del 3 maggio scorso ha dichiarato all’unanimità la legittimità delle agevolazioni riconosciute agli autotrasportatori da Italia, Francia e Olanda. La decisione del Consiglio ha bloccato definitivamente la procedura di infrazione attivata dalla Commissione e i tre Paesi potranno continuare ad applicare il regime agevolativo fino alla fine del 2002 (in Olanda fino a ottobre 2002).

 

L’appoggio da parte degli altri Stati membri ha avuto peraltro un prezzo: in particolare l’Austria ha voluto garanzie sul prolungamento del sistema ecopunti oltre il 2003.

 

f.to dr. Piero M. Luzzati

Per riferimenti confronta circ.re conf.le n.139/2001

 

Allegati due

 

D/d

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Ministero dell’Economia e delle Finanze
Agenzia delle Entrate
Direzione centrale Normativa e Contenzioso
Oggetto: Articolo 8  D.L.  1  ottobre  2001,  n. 356. Credito d'imposta rico­
nosciuto ex D.L. 26  settembre  2000,  n.  265, ad alcune categorie esercenti
attivita' di trasporto di persone e merci.
Testo: Come noto,  l'art.  1  del  D.L.  26 settembre 2000, n. 265, convertito
con modificazioni   dalla   legge   23   novembre  2000,  n.  343  dispone  il
riconoscimento di  un  credito  di  imposta,  rapportato ai consumi di gasolio
per autotrazione, a favore di:                                                
          a)    esercenti  attivita'  di  trasporto merci con veicoli di massa
                massima complessiva superiore a 3,5 tonnellate;               
          b)    enti  pubblici  ed  imprese  pubbliche locali per il trasporto
                di persone;                                                   
          c)    imprese esercenti autoservizi;                                
          d)    titolari  di  licenza comunale per l'esercizio del servizio di
                taxi;                                                         
          e)    enti  pubblici  ed  imprese  esercenti  trasporti  a  fune  in
                servizio pubblico per trasporto persone.                      
       L'agevolazione in  esame,  originariamente  concessa per il periodo dal
1  settembre  al  31  dicembre  2000  e, limitatamente ai soggetti di cui alla
precedente lettera   e),  dal  1   ottobre  al  31  dicembre  2000,  e'  stata
successivamente riproposta:                                                   
          .    per  il  periodo  1   gennaio  -  30  giugno 2001 dall'art. 25,
             comma 1 della legge 23 dicembre 2000, n. 388;                    
          .    per  il  periodo  1   luglio  -  31  dicembre 2001 dall'art. 1,
             comma 5   del  D.L.  30  giugno  2001,  n.  246,  convertito  con
             modificazioni dalla   legge   4   agosto   2001,   n.  330,  come
             modificato dall'art.  8,  comma 4, lettera a) del D.L. 1  ottobre

             2001, n. 356.                                                   

       Le richiamate  leggi  non  recano disposizioni sul trattamento, ai fini
delle imposte sui redditi, del credito di imposta.                            
       Cio' a  differenza  del  D.P.R.  9  giugno 2000, n. 277, concernente la
disciplina di  attuazione  del  credito  di  imposta  riconosciuto  ad  alcune
categorie di  autotrasportatori  dall'art.  8,  comma 10, lett. e) della legge
23 dicembre  1998,  n.  448, il quale prevede espressamente all'articolo 2 che
il credito   d'imposta  ivi  menzionato  "non  concorre  alla  formazione  del
reddito imponibile   e  non  va  considerato  ai  fini  del  rapporto  di  cui
all'articolo 63 del TUIR".                                                    
       L'art. 8  del  citato  D.L.  n.  356/2001  e' inoltre intervenuto sulla
disciplina del credito d'imposta, modificando di conseguenza:                 
          .    l'art. 2, comma 1 del D.L. n. 265/2000;                        
          .    l'art. 25, comma 4 della legge n. 388/2000;                    
          .    l'art. 1, comma 7 del D.L. n. 246/2001.                        
       Per effetto  delle  intervenute  modifiche, le parole "con l'osservanza
delle modalita'  stabilite  dal  D.P.R.  9  giugno  2000,  n. 277", recate dai
menzionati articoli,   sono  state  sostituite  dalle  seguenti:  "secondo  le
modalita' e con gli effetti previsti dal  D.P.R. 9 giugno 2000, n. 277".      
       L'agevolazione in  esame,  infine,  e'  stata  ulteriormente riproposta
dall'art. 5,  comma  1  del  D.L.  28  dicembre  2001,  n. 452, convertito con
modificazioni dalla  legge  27  febbraio 2002, n. 6, per il periodo 1  gennaio
- 30  giugno  2002.  Il comma 4 di tale articolo, conformemente alle modifiche
introdotte dal  D.L.  n.  356  del 2001, rinvia alle modalita' ed agli effetti
previsti dal citato D.P.R. n. 277 del 2000.                                   
       Dall'esame delle  norme  citate  si evince che la disciplina del D.P.R.
n. 277/2000   trova   integrale  applicazione  relativamente  all'agevolazione
introdotta dal  D.L.  n.  265/2000,  nonche'  alle  successive  riproposizioni
della stessa  per  opera  della legge n. 388/2000 e del D.L. n. 246/2001, come
modificati dal  D.L.  n.  356/2001, nonche' del D.L. n. 452 del 2001 anche per
le disposizioni  riguardanti  il  trattamento  del  credito  d'imposta ai fini
delle imposte sui redditi.                                                    
       Quanto sopra  premesso,  deve  ritenersi  che  il credito di imposta in
oggetto, per  tutto  il  periodo  compreso  tra  il 1  settembre 2000 ed il 30
giugno 2002,  ai  sensi  dell'art. 2 del D.P.R. n. 277/2000, non concorre alla
formazione del  reddito  imponibile  e non va considerato ai fini del rapporto
di cui all'articolo 63 del TUIR.                                              
      Le Direzioni  Regionali  vigileranno  sulla  corretta applicazione delle

presenti istruzioni

FINE TESTO CIRCOLARE

 

NOTA CLECAT

The ECOFIN Council:

The EU Council reached an unanimous decision on Friday to declare that aid granted by France, Italy and the Netherlands to their road hauliers at the end of 2000 is compatible with the rules of the internal market. Austria was the last Member State to lift its reserve. The procedure was begun end February by France, Italy and the Netherlands under Article 88§2 of the Treaty, which allows the Council to declare aid compatible with the rules of the internal market independently of the Commission's opinion. This decision therefore definitively blocks a decision by the Commission, which was preparing to condemn tax exemptions on professional diesel fuel granted to hauliers by these three countries during the rise in oil prices end 2000. The decision, however, is only valid within the time limits fixed by the directive on excise, which puts an end to the derogation for the Netherlands in October 2002, and at the end of the year for Italy and France. The Commission, moreover, is to present a proposal this summer for harmonising excise on professional diesel fuel (see EUROPE of 17 April, p.12). Austria had to be pressed before it would give its agreement, mainly calling on Italy for guarantees that the "ecopoint system would extend beyond 2003. At the request of the Austrian Chancellor at the Laeken Summit, the Commission proposed the system should be extended. Before rallying to the decision, Germany had put pressure on France to obtain guarantees that an aid scheme for coal, to which Paris is opposed, would be prolonged.

 

FINE TESTO NOTA