Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica

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Roma, 21 febbraio 2008

 

Circolare n. 43/2008

 

Oggetto: Vittoria della Confetra in Parlamento: bocciati il ritorno delle tariffe obbligatorie, l’obbligo di pagare le fatture di autotrasporto entro 30 giorni, l’obbligo della proprietà del 30 per cento dei veicoli e il ripristino della Bam.

 

Anche grazie alla dura presa di posizione della Confetra contro emendamenti dalla portata dirompente per l’intero settore degli spedizionieri, dei corrieri e degli operatori logistici, si è risolto positivamente alla Camera l’iter di conversione del decreto legge milleproroghe. Il provvedimento dalla prossima settimana sarà all’esame del Senato per l’approvazione definitiva.

 

 

f.to dr. Piero M. Luzzati

Per riferimenti confronta circ.re n.41/2008

 

Allegati quattro

 

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21/02/2008 Il Sole 24 Ore

IN PRIMO PIANO

Autotrasporto. Slitta la riforma

I Tir non tornano alla tariffa minima

RISCHIO DI NUOVO FERMO Le associazioni minacciano una nuova agitazione «anche sotto elezioni» Soddisfatte per lo stralcio Confetra e Confindustria.

Deborah Appolloni ROMA Sventato l'intervento bipartisan per la reintroduzione della tariffa minima nell'autotrasporto, archiviata tre anni fa con la liberalizzazione del settore. Passa invece una nuova proroga fino al 31 dicembre per la revisione della riforma. È stata giudicata inammissibile dalla commissione Affari costituzionali di Montecitorio una serie di emendamenti firmati da deputati di An, Forza Italia, Udc e Pd finalizzati ad attivare per legge l'Osservatorio sui costi nell'autotrasporto:

accordato dal Governo al popolo dei Tir durante il blocco di dicembre scorso, veniva arricchito della possibilità di stabilire una tariffa minima "antidumping" per il corrispettivo dei servizi, da aggiornare ogni tre mesi tenendo conto dell'andamento del costo del gasolio. Inoltre l'emendamento prevedeva l'obbligo di pagare le fatture entro 30 giorni, la possibilità di stipulare contratti di trasporto solo alle aziende che potevano garantire il servizio con almeno un terzo di veicoli propri e l'obbligo di emettere una "scheda di trasporto", una sorta di bolla di accompagnamento delle merci, abolita più di dodici anni fa. Sul piede di guerra le associazioni che, firmatarie dell'accordo di dicembre, hanno sostenuto l'emendamento. La Fita Cna accusa Forza Italia di aver posto il veto sulle misure e annuncia possibili ritorsioni. «Il fermo in piena campagna elettorale è possibile - afferma Franco Coppelli, presidente della Fita Cna -. Sabato ci riuniremo e decideremo. Non escludo manifestazioni di protesta contro la forza politica che non ha fatto passare l'emendamento». Anche Confartigianato punta il dito contro Forza Italia. «Desta perplessità - dichiara il presidente Francesco del Boca - il fatto che nelle fila di Fi militi Paolo Uggè, presidente della Fai». Soddisfazione arriva invece da Confetra (Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica) che aveva definito gli emendamenti «intollerabili».

L'associazione che non ha partecipato al fermo di Natale si è battuta per la revoca degli emendamenti, bollandoli come «gravi per l'impatto sul sistema della logistica delle merci». Un «ritorno al passato senza senso in un mercato ormai europeo e internazionale» è il commento di Confindustria al quale si associa Confcommercio che plaude allo stralcio delle misure. Approvata invece la proroga a fine anno della delega al Governo per correggere la riforma dell'autotrasporto (legge 32/05). Tra le ipotesi allo studio al ministero dei Trasporti e alla Consulta l'introduzione della scheda di trasporto, oggetto anche degli emendamenti respinti.

 

 

AGENZIA ANSA

Data 19 FEBBRAIO 2008

MILLEPROROGHE: CONFETRA, GRAVI EMENDAMENTI SU AUTOTRASPORTO (ANSA) - ROMA, 19 FEB - ''A Parlamento sciolto, in sede di conversione del decreto legge Milleproroghe, uno sparuto gruppo di deputati ha presentato emendamenti di estrema gravita' in materia di autotrasporto''. La denuncia arriva da Pietro Vavassori, presidente della Confetra (Confederazione generale italiana trasporti e logistica) che chiede la cancellazione degli emendamenti. ''E' intollerabile - dice Vavassori in una nota - che si usi lo stratagemma degli emendamenti dell'ultimo minuto per inserire disposizioni di cui nessuno ha valutato la portata e sulle quali non si e' aperto nessun confronto con coloro che di quelle disposizioni subiscono le gravi conseguenze. Gli emendamenti - prosegue Vavassori - chiedono la reintroduzione di una tariffa minima rivalutabile trimestralmente in base al costo del gasolio e ai costi di produzione del servizio, il pagamento delle fatture di autotrasporto obbligatoriamente entro 30 giorni, l'obbligo di tenere a bordo una scheda di trasporto''. Confetra ha chiesto alla commissione incaricata di ''dichiarare l'inammissibilita' degli emendamenti sull'autotrasporto che, lungi dall'introdurre mere proroghe di termini, trattano di materie estranee al provvedimento, mentre a camere sciolte il compito dei parlamentari deve limitarsi a convertire o respingere il decreto legge senza stravolgerne il contenuto''.(ANSA).

 

 

AGENZIA ADNKRONOS

Data 19 FEBBRAIO 2008

AUTOTRASPORTO: CONFETRA DENUNCIA ATTI DI 'PIRATERIA' PARLAMENTARE Roma, 19 feb. - (Adnkronos) - A Parlamento sciolto, in sede di conversione alla camera del decreto legge milleproroghe, uno sparuto gruppo di deputati ha presentato emendamenti "di estrema gravita' in materia di autotrasporto". E' la denuncia di Confetra che ritiene ''intollerabile che si usi lo stratagemma degli emendamenti dell'ultimo minuto per inserire disposizioni di cui nessuno ha valutato la portata e sulle quali non si e' aperto nessun confronto con coloro che di quelle disposizioni subiscono le gravi conseguenze". Gli emendamenti, denuncia Pietro Vavassori, presidente della Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica, "chiedono la reintroduzione di una tariffa minima rivalutabile trimestralmente in base al costo del gasolio e ai costi di produzione del servizio, il pagamento delle fatture di autotrasporto obbligatoriamente entro 30 giorni, l'obbligo di tenere a bordo una scheda di trasporto". Confetra ha chiesto alla commissione affari costituzionali, incaricata di esaminare la legittimita' di tutti gli emendamenti proposti al decreto milleproroghe (oltre 300), di dichiarare l'inammissibilita' degli emendamenti sull'autotrasporto che, "lungi dall'introdurre mere proroghe di termini, trattano di materie estranee al provvedimento, mentre a camere sciolte il compito dei parlamentari deve limitarsi a convertire o respingere il decreto legge senza stravolgerne il contenuto".

 

 

AGENZIA APCOM

Data 19 FEBBRAIO 2008

MILLEPROROGHE/ CONFETRA: EMENDAMENTI AUTOTRASPORTO INTOLLERABILI A camere sciolte parlamentari non stravolgano decreto Roma, 19 feb. (Apcom) - A Parlamento sciolto, in sede di conversione alla camera del decreto legge milleproroghe un gruppo di deputati ha presentato emendamenti "di estrema gravità in materia di autotrasporto". Lo denuncia in una nota Pietro Vavassori presidente Confetta (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica). "E' intollerabile - afferma Vavassori - che si usi lo stratagemma degli emendamenti dell'ultimo minuto per inserire disposizioni di cui nessuno ha valutato la portata e sulle quali non si e' aperto nessun confronto con coloro che di quelle disposizioni subiscono le gravi conseguenze. Gli emendamenti - prosegue Vavassori - chiedono la reintroduzione di una tariffa minima rivalutabile trimestralmente in base al costo del gasolio e ai costi di produzione del servizio, il pagamento delle fatture di autotrasporto obbligatoriamente entro 30 giorni, l'obbligo di tenere a bordo una scheda di trasporto". Confetra, spiega ancora Vavassori, "ha chiesto alla commissione affari costituzionali, incaricata di esaminare la legittimità di tutti gli emendamenti proposti al decreto milleproroghe (oltre 300), di dichiarare l'inammissibilità degli emendamenti sull'autotrasporto che, lungi dall'introdurre mere proroghe di termini, trattano di materie estranee al provvedimento mentre - conclude - a camere sciolte il compito dei parlamentari deve limitarsi a convertire o respingere il decreto legge senza stravolgerne il contenuto".