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Roma, 17 marzo 2008

 

Circolare n.61/2008

 

Oggetto: Attività di spedizione – Autotrasporto - Interruzione dell’attività parlamentare – Conseguenze sui provvedimenti di interesse del settore.

 

Con la crisi di Governo e il conseguente scioglimento delle Camere si è fermato l’iter parlamentare di numerosi disegni di legge contenenti disposizioni rilevanti per l’attività del trasporto merci, alcune opportune e condivisibili, altre, viceversa, di contenuto negativo.

 

Si ritiene utile elencare di seguito i disegni di legge di maggiore importanza, con lo stato dell’iter parlamentare, rammentando che in base ai regolamenti di Camera e Senato, i ddl presentati nella precedente legislatura e già approvati da un ramo del Parlamento, se ripresentati entro 6 mesi dall’apertura della nuova legislatura, possono beneficiare di un iter parlamentare relativamente semplificato.

 

Semplificazione per le imprese di spedizione (ddl S 1644) – Il cosiddetto disegno di legge Bersani sulle semplificazioni, approvato in prima lettura dalla Camera (ddl C2272) e poi fermatosi all’esame della Commissione Industria del Senato, conteneva importanti disposizioni per le imprese di spedizione. In particolare, veniva abolito l’elenco autorizzato tenuto dalle Camere di Commercio, fermi restando i requisiti di onorabilità e di professionalità previsti dalla legge 1442/1941 per poter svolgere l’attività. Accogliendo le richieste di Confetra era stata inoltre prevista l’abolizione della licenza di Pubblica Sicurezza.

 

Riforma del codice della strada (ddl C 2480) – Il disegno di legge introduceva numerose modifiche al sistema sanzionatorio per le violazioni al codice della strada; le più rilevanti (violazioni dei limiti di velocità, guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, utilizzo improprio dei cellulari) sono state già recepite con il decreto legge n.117/2007 convertito nella legge n.160/2007. Relativamente alle norme contenute nel ddl che riguardavano direttamente il trasporto merci, si segnala il nuovo sistema sanzionatorio per le violazioni ai tempi di guida e di riposo degli autisti. La versione originaria del provvedimento era molto penalizzante; l’attuale testo del provvedimento, che si è fermato in seconda lettura alla Commissione Trasporti della Camera, è stato frutto di un compromesso raggiunto tra le associazioni degli autotrasportatori in sede di Consulta e prevedeva una franchigia di un’ora di sforamento dei tempi di guida senza decurtazione di punti; oltre l’ora di sforamento la decurtazione andava da 5 a 10 punti a seconda della gravità (nel vigente codice della strada è prevista la decurtazione di 2 punti patente per qualsiasi sforamento dei tempi di guida). Veniva inoltre rimodulata la misura delle relative sanzioni.

 

Protocollo delle Alpi (ddl C2861) – Il disegno di legge, che conteneva l’autorizzazione alla ratifica dei protocolli di attuazione della Convenzione per la protezione delle Alpi, era fermo in prima lettura alla Camera dei Deputati. La discussione si era dilungata sul “Protocollo Trasporti” che, com’è noto, introduceva il divieto di costruzione di nuove strade di grande comunicazione per il trasporto transalpino, una tassazione per la copertura dei costi di gestione delle infrastrutture basata sul principio del “chi inquina paga” e la creazione di zone vietate al traffico.

 

Riforma dell’autotrasporto (ddl C 3342) – Il disegno di legge che riapriva i termini della legge delega n.32/2005 fino al 31 dicembre 2008, approvato dal Senato (ddl S 1484) e poi fermatosi all’esame della Camera, è stato di fatto recepito dalla legge n.248/2008 che ha convertito il cosiddetto decreto legge milleproroghe. Potranno quindi essere emanati decreti correttivi e integrativi del decreto legislativo n.286/2005 , fermi restando i criteri e i principi di delega della legge n.32. Da segnalare che, mentre il disegno di legge riapriva i termini anche per la correzione e l’integrazione dei provvedimenti sul riordino della Consulta e del Comitato Centrale dell’Albo, con la legge n.248 la riapertura dei termini è limitata alla materia della liberalizzazione dell’autotrasporto.

 

Authority dei Trasporti (ddl S 1366) – Il disegno di legge sul riordino delle Autorità per la regolazione e la vigilanza dei mercati, prevedeva l’istituzione della nuova Autorità per i servizi e l’uso delle infrastrutture di trasporto, col compito di regolazione economica nel settore al fine di garantire e promuovere lo sviluppo di condizioni concorrenziali nei vari comparti, condizioni eque e non discriminatorie di accesso alle infrastrutture autostradali, aeroportuali, portuali e ferroviarie. Il provvedimento è rimasto fermo all’esame in prima lettura della Commissione Affari Costituzionali del Senato.

 

Collegato sulla mobilità – Il disegno di legge sulla mobilità che doveva essere approvato come un collegato alla Finanziaria 2008 non ha mai iniziato l’iter parlamentare. Com’è noto, quel provvedimento avrebbe dovuto contenere l’istituzione del documento di trasporto, una sorta di nuova bolla di accompagnamento merci.

 

f.to dr. Piero M. Luzzati

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