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Roma, 14 luglio 2008

 

Circolare n. 126/2008

 

Oggetto: Autotrasporto – Tariffe obbligatorie – Iter parlamentare.

 

L’emendamento relativo alla materia dell’autotrasporto è stato approvato dalla competente Commissione della Camera in una formulazione che, pur con qualche ritocco, non ne modifica la rigida impostazione di base.

 

In particolare è stato confermato in capo al costituendo Osservatorio il compito di fissare mensilmente tariffe chilometriche per le diverse tipologie dei veicoli, distinguendo la quota relativa al solo costo del gasolio da quella relativa a tutti gli altri costi.

 

In caso di contratti di trasporto scritti, dovrà essere necessariamente rispettata solo la parte della tariffa relativa al costo del gasolio, mentre nei contratti verbali dovrà essere riconosciuta l’intera tariffa. Per il soddisfacimento dei propri crediti tariffari il vettore potrà ottenere dal giudice un decreto ingiuntivo dotato di provvisoria esecutorietà, ai sensi degli articoli 641 e 642 del codice di procedura civile. Nel caso di contratto verbale, in luogo della prescrizione breve di 1 anno prevista per i contratti di spedizione e trasporto dall’articolo 2951 del codice civile, il termine di prescrizione sarà di 5 anni.

 

Inoltre i trasgressori (come sanzione accessoria) saranno esclusi fino a 6 mesi dagli appalti pubblici e saranno privati per 1 anno da eventuali benefici di natura fiscale, finanziaria e previdenziale. A questo proposito, l’unica modifica apportata in Commissione rispetto al testo originario riguarda l’esonero dall’applicazione delle suddette sanzioni nel caso in cui le parti abbiano stipulato un contratto in applicazione di un accordo concluso tra le associazioni maggiormente rappresentative.

 

Più significativa sembra essere la modifica introdotta con riferimento al termine di pagamento di 30 giorni, che nel testo originario era tassativo, mentre ora è derogabile in base ad una diversa pattuizione scritta tra le parti, in coerenza a quanto già disposto su questa materia dal decreto legislativo 231 del 2002.

 

La Confetra continuerà la propria azione in Parlamento, anche se nel prosieguo dei lavori il Governo sembra ormai intenzionato a porre la fiducia per superare l’enorme mole di emendamenti presentati.

 

f.to dr. Piero M. Luzzati

Per riferimenti confronta circ.re conf.le n.122/2008

 

L/t

 

 

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