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Roma, 16 ottobre 2001
CIRCOLARE N. 143/2001
OGGETTO: TRASPORTI INTERNAZIONALI –
RIAPERTURA DEL TRAFORO DEL MONTE BIANCO.
La riapertura del traforo del Monte
Bianco, dopo i gravi danni provocati dall’incidente del 1999, è prevista per la
seconda metà di novembre prossimo.
Per gli automezzi pesanti peraltro
la circolazione sarà sottoposta ad alcune limitazioni per garantire maggiore sicurezza,
nonché per limitare l’impatto ambientale a seguito delle forti pressioni
esercitate da enti locali e ambientalisti francesi per impedire la riapertura
del tunnel al traffico pesante.
Sagoma limite – L’altezza massima consentita per carreggiata
sarà di 4,05 metri; la larghezza di 2,55 metri.
Limiti di velocità – Il limite massimo di velocità sarà di 70
km/h; la distanza di sicurezza tra due veicoli sarà di 150 metri.
Limiti di flusso – La capacità teorica di flusso di veicoli
nel traforo è stata fissata in 300 veicoli all’ora per senso di marcia; i
veicoli pesanti ammessi nei due sensi di marcia saranno complessivamente 240
all’ora; per garantire questo flusso saranno create due aree di sosta in
prossimità degli ingressi del traforo dove in caso di necessità saranno dirottati
i veicoli pesanti (sul versante italiano l’area sarà nei pressi di Aosta, sul
versante francese nei pressi di La Fajette).
Divieti di accesso – Sarà confermato il divieto di accesso ai
trasporti di merci pericolose, come già avveniva in passato; inoltre verrà
introdotto il divieto di accesso ai veicoli inquinanti (EURO 0).
Limiti di circolazione – Alcuni tipi di trasporti (bisarche,
trasporto di animali vivi, trasporto di container) avendo altezze superiori al
nuovo limite di sagoma di 4,05 metri introdotto per la circolazione all’interno
del tunnel, saranno equiparati ai trasporti eccezionali e dovranno attraversare
il traforo occupando entrambe le corsie con modalità e costi che saranno resi
noti successivamente. I veicoli frigoriferi larghi 2,60 metri, superando
anch’essi il nuovo limite di sagoma, saranno ammessi al transito evitando che
contemporaneamente altri veicoli con le stesse caratteristiche impegnino la corsia
di marcia opposta.
Pedaggi – L’ammontare del pedaggio non è stato
ancora determinato, ma sarà in ogni caso diversificato a seconda della classe
EURO dei veicoli, così come avviene in Austria e in Svizzera; sulla materia la
posizione delle autorità italiane e francesi è diversa: i francesi vorrebbero
aumentare il pedaggio per recuperare le spese dei lavori di ripristino, mentre
gli italiani vorrebbero mantenere un pedaggio basso.
f.to
dr. Piero M. Luzzati |
D/d
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