Confederazione Generale
Italiana dei Trasporti e della Logistica
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Roma, 19 giugno 2002
Circolare n.82/2002
Oggetto: Attività Confederale – Presentazione del nuovo
DPEF.
Il 18 giugno il
Presidente del Consiglio Berlusconi ha anticipato
alle parti sociali le linee guida del nuovo DPEF (Documento
di Programmazione Economica Finanziaria), riservandosi di fornire una
illustrazione più completa nelle prossime settimane.
Nel corso dell’incontro la Confetra ha presentato un
documento in cui riassume le indicazioni di interesse
specifico per i trasporti. In particolare nel documento sono elencati dieci
temi , tra cui l’autotrasporto, la politica dei
valichi e delle infrastrutture, l’IRAP, la previdenza integrativa, per ognuno
dei quali sono riportate le richieste di intervento al Governo.
f.to
dr. Piero M. Luzzati |
Allegato uno
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M/n |
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DPEF - INDICAZIONI CONFETRA DI INTERESSE SPECIFICO
PER I TRASPORTI
1) Sostegni a favore dell’autotrasporto.
In considerazione dell’onere che dovranno
subire le imprese di autotrasporto per la restituzione del “bonus” degli anni
92-94, occorre introdurre misure a sostegno dell’autotrasporto compatibili con
la disciplina comunitaria sugli aiuti di Stato. A titolo di esempio
si segnala come il livello delle tasse automobilistiche italiane sia superiore
mediamente di 250 euro per veicolo pesante rispetto a quello minimo fissato
dall’UE.
2) Liberalizzazione del
mercato del trasporto.
In tema di liberalizzazione del
mercato del trasporto occorre:
§
abolire il
sistema delle tariffe obbligatorie dell’autotrasporto con immediata abrogazione
della norma di interpretazione autentica che ha consentito l’applicazione retroattiva
delle tariffe ai contratti di trasporto stipulati verbalmente (articolo 3 decreto
legge n.256/2001);
§
aprire il mercato ferroviario agli operatori privati
detentori di traffico senza essere vettori.
3)
Politica dei valichi.
La questione dei valichi alpini deve essere un tema
centrale della politica estera; le merci italiane devono poter fluire, con il
minor impatto ambientale, ma liberamente attraverso i territori alpini.
Nell’immediato occorre ridurre i pedaggi del Monte
Bianco e del Frejus ,
aumentati in un anno del 14%.
4) Politica delle infrastrutture.
Confetra
condivide la scelta operata dal Governo in materia di infrastrutture
e invita a dare massimo impulso alla realizzazione delle grandi opere previste
nella legge obiettivo n.443/2001.
5) Trasporto
combinato e autostrade del mare.
Occorre
ripristinare nel disegno di legge 2032/Senato (collegato alla finanziaria 2002
in materia di trasporti) la norma, già presente nel testo originario elaborato dal
Governo, che prevede la concessione di contributi alle imprese per la realizzazione di treni completi di trasporto combinato o di
merci pericolose.
Andrebbe altresì
rilanciato il progetto delle Autostrade del mare attraverso la previsione di incentivi per le imprese che trasferiscano quote di
traffico dalla strada al mare.
6) Aree depresse.
Deve
essere immediatamente recepita la decisione UE del
7.5.2002 che ha ammesso il settore dell’autotrasporto ai finanziamenti per gli
investimenti nelle aree depresse (legge 488/92, legge 341/95 e legge 388/2000).
7) IRAP.
In
conformità con quanto previsto dal Governo nel disegno di legge delega per la
riforma fiscale, occorre abolire l’IRAP dando priorità alla detassazione
dell’indennità di trasferta.
8) Previdenza integrativa.
Nel dirottare il TFR futuro a forme di
previdenza integrativa occorre tenere conto dell’anomalia del FASC (Fondo di
Previdenza Dipendenti Imprese di Spedizione Corrieri e Agenzie Marittime) per
evitare una duplicazione di oneri contributivi a
carico del settore della spedizione e della logistica.
In base al decreto
legislativo 509/94, che lo ha ricompreso tra gli enti
gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza, il FASC è gia destinatario di contribuzione obbligatoria.
9) Assistenza sanitaria integrativa.
Dando per
scontato il definitivo superamento della riforma sanitaria “Bindi”,
occorre mantenere il livello di esenzione fiscale per
i contributi versati ai Fondi sanitari integrativi. A tal fine andrebbe ripristinato
l’art. 48 del TUIR in base al quale il limite di deducibilità
dei contributi in questione è fissato a 7 milioni di lire annui, mentre in base
al d.lgvo.41/2000 quel limite scenderà a 6 milioni nel 2003 e successivamente in ragione di 500 mila lire annue fino al
raggiungimento di 3,5 milioni.
Se questa
correzione non venisse fatta, lungi dal reperire
risorse, lo Stato dovrà farsi carico dell’assistenza sanitaria aggiuntiva di
decine di migliaia di cittadini non più assistiti dai Fondi integrativi.
10) Disciplina
delle cooperative.
L’entrata in vigore della nuova disciplina del socio
lavoratore di cui alla legge 142/2001 andrebbe differita al 2003. Nel
frattempo andrebbe aperto un tavolo di confronto tra il Governo e le parti interessate
per ricercare gli opportuni correttivi agli aspetti problematici
della suddetta disciplina.
N.B. Su tutti i suddetti argomenti
la Confetra ha già inviato proposte specifiche alla Presidenza del Consiglio
e ai Ministri Competenti.
Roma, 18 giugno 2002