Confederazione Generale
Italiana dei Trasporti e della Logistica
00198 Roma - via Panama
62 - tel. 06/8559151 - fax 06/8415576
e-mail: confetra@tin.it
- http://www.confetra.com
|
Roma, 5 settembre 2002
Circolare n. 110/2002
Oggetto: Attività confederale – Interventi sul Governo.
Si segnalano gli interventi
della Confetra - con i relativi articoli apparsi sugli organi di stampa - in
materia di tariffe obbligatorie, politica dei valichi e incentivi nelle aree
depresse.
Riguardo le tariffe obbligatorie - dopo che il ricorso
sull’illegittimità della norma d’interpretazione autentica del decreto legge
256/2001 è stato dichiarato inammissibile per vizi formali dalla Corte
Costituzionale – la Confetra ha sollecitato il Presidente del Consiglio Berlusconi ad approvare un provvedimento d’urgenza che abroghi
l’articolo 3 del decreto legge 256; la materia delle tariffe sarà comunque nuovamente
all’esame della Suprema Corte il prossimo ottobre.
In tema di politica
dei valichi è stato richiesto al Governo un intervento immediato nei confronti
dei governi svizzero e austriaco per scongiurare la
messa in atto di ulteriori restrizioni al traffico pesante di transito sui loro
territori.
La Confederazione ha
inoltre contestato la recente esclusione dell’autotrasporto dal regime di
sostegno per gli investimenti nelle aree depresse e ha chiesto al Governo di
ammettere una volta per tutte il settore alle grandi
leggi di incentivazione per gli investimenti alla luce delle ultime
disposizioni comunitarie secondo cui gli aiuti all’autotrasporto sono vietati
solo se finalizzati all’acquisto di veicoli.
f.to dr. Piero M. Luzzati |
Per
riferimenti confronta circ.re conf.le n.102, 100 e 85/2002
|
|
Allegati otto |
|
D/d |
© CONFETRA – La riproduzione totale o parziale è
consentita esclusivamente alle organizzazioni aderenti alla Confetra. |
Lettera del Presidente Confetra
Aldo Gatti al Presidente del Consiglio dei Ministri Berlusconi
Roma, 26 luglio 2002
Egregio Presidente,
la
notizia che la Corte Costituzionale avrebbe respinto il ricorso
sull’illegittimità dell’articolo 3 del decreto legge 256/2001, con il quale il
Governo fornì un’interpretazione autentica retroattiva in materia di regime
tariffario obbligatorio dell’autotrasporto, ci getta nella costernazione più
profonda.
Nell’estate
scorsa non siamo riusciti a convincerLa che quella
interpretazione non andava fatta perché iniqua. Durante questi dodici mesi, in
cui le nostre aziende sono state subissate da decreti ingiuntivi per decine e
decine di miliardi da parte di trasportatori in procinto di ritirarsi
dall’attività e quindi senza più nulla da perdere, non abbiamo ottenuto da Lei
alcun segnale di attenzione per la crisi profonda che
ci provocava quella norma adottata del Governo.
Ora il
sigillo della Corte Costituzionale non ci lascia più scampo: le nostre imprese,
ma anche le imprese industriali e commerciali, che hanno acquistato negli
ultimi anni servizi di vezione per migliaia di
miliardi, saranno alla mercé di personaggi senza scrupoli che riterranno di
approfittare di questo colpo di fortuna piovuto dal
cielo.
Non possiamo
credere che sia veramente volontà del Governo provocare questi effetti devastanti
sul tessuto imprenditoriale italiano, perdipiù con
disposizioni di taglio dirigistico del tutto estranee
alla cultura politica di questa maggioranza.
La
prego vivamente, Signor Presidente, di non lasciare che si compia fino in fondo
questa scelleratezza: la stessa sopravvivenza di molte aziende è nelle Sue
mani.
Le
chiedo di adottare oggi un provvedimento d’urgenza uguale e contrario a quello adottato un anno fa: nell’interesse del Paese, Le
chiedo di eliminare dal nostro ordinamento quell’articolo
3 del decreto legge 256/2001.
In attesa
della Sua risposta Le porgo distinti saluti
f.to Aldo Gatti
IL SOLE
24 ORE DEL 27.07.2002
Confetra: allarme tariffe
Sulle tariffe nell'autotrasporto Confetra lancia il grido d'allarme in
una lettera inviata al Presidente del consiglio. “La notizia che la Corte
costituzionale ha respinto il ricorso sull'illegittimità dell'articolo 3 del
decreto legge 256/2001 con il quale il Governo fornì
un'interpretazione autentica retroattiva in materia di regime tariffario
obbligatorio dell'autotrasporto ci getta nella costernazione più profonda”, si
legge nella lettera spedita a Berlusconi. Confetra sollecita più attenzione da
parte del Governo sottolineando che “quel decreto
legge provoca effetti devastanti sul tessuto imprenditoriale italiano”, perdipiù “con disposizioni di taglio dirigistico del tutto
estranee alla cultura politica di questa maggioranza”.
FINE TESTO
IL SOLE 24 ORE
DELL’1.08.2002
Respinti i ricorsi
sulle tariffe nei trasporti
La Consulta ha giudicato inammissibli
le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal tribunale di Torino sull'articolo 3 del decreto che regola i contratti
sottoscritti nei trasporti. L'8 ottobre la Corte costituzionale si pronuncerà
su un'ulteriore eccezione di costituzionalità, sempre
sullo stesso argomento. Nel frattempo la Confetra sollecita un intervento politico del Governo per
sciogliere definitivamente il nodo relativo alle tariffe dell'autotrasporto.
FINE TESTO
Lettera del Presidente Confetra Aldo Gatti al Ministro
delle Infrastrutture e dei Trasporti Lunardi e al Ministro
per le Politiche Comunitarie Bottiglione
Roma, 22 agosto 2002
Cari Ministri,
come Loro sicuramente sanno, il Governo Federale Svizzero da
una parte, e il Governo Regionale del Tirolo,
dall’altra, stanno adottando ulteriori restrizioni al traffico pesante di
transito sui territori di loro competenza.
Dal prossimo settembre in Svizzera, con la riapertura in entrambi i sensi di marcia del Gottardo, il criticato “dosaggio” dei veicoli industriali (Dosiersystem)
verrà sostituito dall’ancor più penalizzante sistema del “contagocce” (Tropfenzählersystem), che non
varrà per tutti i veicoli pesanti ma solo per quelli in transito attraverso la
Svizzera.
Da ottobre in Austria si intende
inoltre vietare ai mezzi pesanti il transito notturno sull’Autostrada A12 a
Nord di Innsbruck, con probabile esclusione dal
divieto del traffico interno austriaco.
Ribadisco che il Governo italiano deve considerare siffatti provvedimenti
unilaterali come atti assolutamente illegittimi alla luce dei trattati
internazionali sui trasporti siglati da entrambi quei Paesi con l’Unione Europea.
Al di fuori dei casi di necessità
espressamente previsti, limitare la libertà di circolazione, o peggio ancora
discriminare sul proprio territorio tra il traffico interno e quello dei Paesi
confinanti, sono atti di una gravità enorme sul piano del diritto
internazionale e sul piano commerciale.
In virtù del Trattato di Roma e del Trattato UE/CH, il
territorio europeo è unico e liberamente percorribile da persone e merci, e non
è concepibile alcuna limitazione ne’ discriminazione
in funzione della nazionalità o del tragitto.
Invito pertanto i Ministri competenti a
intervenire immediatamente nei confronti dei colleghi svizzeri e austriaci,
nonché nei confronti delle istituzioni europee affinché vengano impediti questi
ulteriori abusi a danno particolare del sistema economico italiano.
Ringrazio e porgo distinti saluti
f.to Aldo
Gatti
IL SOLE 24 ORE DEL 23.08.2002
ALLARME DI CONFETRA
Nuove limitazioni ai Tir in Svizzera e Austria
«No» a discriminazioni del traffico, nazionale o estero, in Austria. A
chiederlo è la Confetra (Confederazione generale dei trasporti e della
logistica che riunisce oltre 26 mila aziende e 500mila addetti) ricordando che,
per i veicoli industriali in transito sul territorio svizzero, da settembre, in
coincidenza con la riapertura di entrambi i sensi di
marcia del tunnel del Gottardo, verrà applicato il nuovo e penalizzante sistema
del «contagocce» in sostituzione del già criticato sistema del «dosaggio».
Anche l’Austria, spiega la Confetra, a partire da ottobre intende vietare ai
Tir il transito notturno sull’autostrada A12 a nord di Innsbruck, con la probabile esclusione però del traffico
interno.
FINE TESTO
IL MESSAGGERO
MARITTIMO del 23.08.2002
Confetra denuncia
abusi sul traffico al Gottardo
No a discriminazioni del traffico, nazionale o estero, in
Austria. A chiederlo è la Confetta (Confederazione generale dei trasporti e
della logistica che riunisce oltre 26 mila aziende e 500.000 addetti)
ricordando che, per i veicoli industriali in transito sul territorio svizzero,
da settembre, in coincidenza con la riapertura di entrambi
i sensi di marcia del Gottardo, verrà applicato il nuovo e penalizzante sistema
del “contagocce” in sostituzione del già criticato sistema del “dosaggio”.
Anche l'Austria - si legge in una nota della Confetra - a
partire da ottobre intende vietare ai Tir il transito notturno sull' Autostrada A12 a nord di Innsbruck,
con la probabile esclusione però del traffico interno. “Limitare la libertà di
circolazione - sottolinea la confederazione - o peggio
ancora discriminare sul proprio territorio tra il traffico interno e quello dei
Paesi confinanti, sono atti di una gravità enorme sul piano del diritto
internazionale e sul piano commerciale”.
Il presidente della Confetra ha quindi sollecitato
l'intervento dei ministri Lunardi e Buttiglione affinchè intervengano
sia nei confronti dei due Paesi sia in seno alle istituzioni europee per
impedire “questi ulteriori abusi a danno particolare
del sistema economico italiano”.
FINE TESTO
Lettera del Presidente Confetra Aldo Gatti al Presidente
del Consiglio dei Ministri Berlusconi, al Ministro
dell’Economia e delle Finanze Tremonti, al Ministro
delle Infrastrutture e dei Trasporti Lunardi, al
Ministro delle Attività Produttive Marzano, al
Ministro per le Politiche Comunitarie Buttiglione
Roma, 24 luglio 2002
La Confetra
giudica inopportuno e del tutto ingiustificato il recente decreto legge
138/2002 laddove esclude, insieme ad altri, il settore
dei trasporti dal regime di sostegno per gli investimenti nelle aree depresse
di cui alla legge 388/2000.
Com’è noto, anche
a seguito delle ripetute istanze della scrivente, la
Commissione UE - confermando che la concessione di aiuti di Stato al settore
dei trasporti deve essere valutata analogamente a quanto avviene per la
generalità dei settori economici – ha ammesso i trasporti ai benefici del credito
d’imposta per gli investimenti nelle aree depresse (Decisione UE 1600 fin. del 7 maggio 2002).
L’esclusione ora
operata col decreto legge 138, oltre ad essere iniqua, risulta
particolarmente odiosa per il mondo dell’autotrasporto merci impegnato nella
delicata vertenza della restituzione dei bonus fiscali degli anni ’90.
Ciò stante, la
Confetra chiede al Governo di rivedere una volta per tutte
il proprio orientamento ammettendo definitivamente l’autotrasporto merci, oltrechè al regime della legge 388, alle grandi leggi di
incentivazione per gli investimenti, quali la legge 488/1992 e la legge
341/1995. Questa impostazione sarebbe perfettamente compatibile con le
disposizioni comunitarie, secondo le quali il solo divieto nei confronti
dell’autotrasporto merci in materia di aiuti riguarda
l’acquisto dei veicoli.
f.to Aldo Gatti
COMUNICATO ANSA DEL 25.7.2002
Autotrasporto:
Confetra protesta per esclusione da incentivi settore ammesso da UE ad agevolazioni
aree depresse.
(ANSA) - ROMA, 25 LUG - Gli autotrasportatori
della Confetra protestano per l'esclusione del settore dagli incentivi per gli
investimenti nelle aree depresse e chiedono al governo di essere
definitivamente ammessi alle agevolazioni, recentemente autorizzate anche dalla
Commissione europea.
La recente esclusione dei trasporti dal
regime di credito d'imposta per gli investimenti nelle aree depresse e' stata infatti giudicata ''sorprendente'' dal presidente di
Confetra, Aldo Gatti, che ricorda il via libera per il settore dato solo poche
settimane fa dalla Commissione Ue. ''L'esclusione -
afferma - oltre ad essere iniqua, risulta
particolarmente odiosa per il settore impegnato nella delicata vertenza della restituzione
del bonus fiscale''.
Gatti chiede quindi
al governo di rivedere ''una volta per tutte il proprio orientamento,
ammettendo definitivamente l'autotrasporto merci a tutte le grandi leggi di
sostegno per gli investimenti attualmente operative''.
FINE TESTO COMUNICATO STAMPA