Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica
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Roma, 5 settembre 2002

 

Circolare n. 110/2002

Oggetto: Attività confederale – Interventi sul Governo.

 

Si segnalano gli interventi della Confetra - con i relativi articoli apparsi sugli organi di stampa - in materia di tariffe obbligatorie, politica dei valichi e incentivi nelle aree depresse.

 

Riguardo le tariffe obbligatorie - dopo che il ricorso sull’illegittimità della norma d’interpretazione autentica del decreto legge 256/2001 è stato dichiarato inammissibile per vizi formali dalla Corte Costituzionale – la Confetra ha sollecitato il Presidente del Consiglio Berlusconi ad approvare un provvedimento d’urgenza che abroghi l’articolo 3 del decreto legge 256; la materia delle tariffe sarà comunque nuovamente all’esame della Suprema Corte il prossimo ottobre.

 

In tema di politica dei valichi è stato richiesto al Governo un intervento immediato nei confronti dei governi svizzero e austriaco per scongiurare la messa in atto di ulteriori restrizioni al traffico pesante di transito sui loro territori.

 

La Confederazione ha inoltre contestato la recente esclusione dell’autotrasporto dal regime di sostegno per gli investimenti nelle aree depresse e ha chiesto al Governo di ammettere una volta per tutte il settore alle grandi leggi di incentivazione per gli investimenti alla luce delle ultime disposizioni comunitarie secondo cui gli aiuti all’autotrasporto sono vietati solo se finalizzati all’acquisto di veicoli.

 

f.to dr. Piero M. Luzzati

Per riferimenti confronta circ.re conf.le n.102, 100 e 85/2002

 

Allegati otto

 

D/d

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Lettera del Presidente  Confetra Aldo Gatti al Presidente del Consiglio dei Ministri Berlusconi

Roma, 26 luglio 2002

 

Egregio Presidente,

la notizia che la Corte Costituzionale avrebbe respinto il ricorso sull’illegittimità dell’articolo 3 del decreto legge 256/2001, con il quale il Governo fornì un’interpretazione autentica retroattiva in materia di regime tariffario obbligatorio dell’autotrasporto, ci getta nella costernazione più profonda.

Nell’estate scorsa non siamo riusciti a convincerLa che quella interpretazione non andava fatta perché iniqua. Durante questi dodici mesi, in cui le nostre aziende sono state subissate da decreti ingiuntivi per decine e decine di miliardi da parte di trasportatori in procinto di ritirarsi dall’attività e quindi senza più nulla da perdere, non abbiamo ottenuto da Lei alcun segnale di attenzione per la crisi profonda che ci provocava quella norma adottata del Governo.

Ora il sigillo della Corte Costituzionale non ci lascia più scampo: le nostre imprese, ma anche le imprese industriali e commerciali, che hanno acquistato negli ultimi anni servizi di vezione per migliaia di miliardi, saranno alla mercé di personaggi senza scrupoli che riterranno di approfittare di questo colpo di fortuna piovuto dal cielo.

Non possiamo credere che sia veramente volontà del Governo provocare questi effetti devastanti sul tessuto imprenditoriale italiano, perdipiù con disposizioni di taglio dirigistico del tutto estranee alla cultura politica di questa maggioranza.

La prego vivamente, Signor Presidente, di non lasciare che si compia fino in fondo questa scelleratezza: la stessa sopravvivenza di molte aziende è nelle Sue mani.

Le chiedo di adottare oggi un provvedimento d’urgenza uguale e contrario a quello adottato un anno fa: nell’interesse del Paese, Le chiedo di eliminare dal nostro ordinamento quell’articolo 3 del decreto legge 256/2001.

In attesa della Sua risposta Le porgo distinti saluti

f.to Aldo Gatti

 

 

IL SOLE 24 ORE DEL 27.07.2002

Confetra: allarme tariffe

Sulle tariffe nell'autotrasporto Confetra lancia il grido d'allarme in una lettera inviata al Presidente del consiglio. “La notizia che la Corte costituzionale ha respinto il ricorso sull'illegittimità dell'articolo 3 del decreto legge 256/2001 con il quale il Governo fornì un'interpretazione autentica retroattiva in materia di regime tariffario obbligatorio dell'autotrasporto ci getta nella costernazione più profonda”, si legge nella lettera spedita a Berlusconi. Confetra sollecita più attenzione da parte del Governo sottolineando che “quel decreto legge provoca effetti devastanti sul tessuto imprenditoriale italiano”, perdipiù “con disposizioni di taglio dirigistico del tutto estranee alla cultura politica di questa maggioranza”.

FINE TESTO

 

IL SOLE 24 ORE DELL’1.08.2002

Respinti i ricorsi sulle tariffe nei trasporti

La Consulta ha giudicato inammissibli le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal tribunale di Torino sull'articolo 3 del decreto che regola i contratti sottoscritti nei trasporti. L'8 ottobre la Corte costituzionale si pronuncerà su un'ulteriore eccezione di costituzionalità, sempre sullo stesso argomento. Nel frattempo la Confetra sollecita un intervento politico del Governo per sciogliere definitivamente il nodo relativo alle tariffe dell'autotrasporto.

FINE TESTO

 

 

Lettera del Presidente Confetra Aldo Gatti al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Lunardi e al Ministro per le Politiche Comunitarie Bottiglione

Roma, 22 agosto 2002

 

Cari Ministri,

            come Loro sicuramente sanno, il Governo Federale Svizzero da una parte, e il Governo Regionale del Tirolo, dall’altra, stanno adottando ulteriori restrizioni al traffico pesante di transito sui territori di loro competenza.

            Dal prossimo settembre in Svizzera, con la riapertura in entrambi i sensi di marcia del Gottardo, il criticato “dosaggio” dei veicoli industriali (Dosiersystem) verrà sostituito dall’ancor più penalizzante sistema del “contagocce” (Tropfenzählersystem), che non varrà per tutti i veicoli pesanti ma solo per quelli in transito attraverso la Svizzera.

            Da ottobre in Austria si intende inoltre vietare ai mezzi pesanti il transito notturno sull’Autostrada A12 a Nord di Innsbruck, con probabile esclusione dal divieto del traffico interno austriaco.

Ribadisco che il Governo italiano deve considerare siffatti provvedimenti unilaterali come atti assolutamente illegittimi alla luce dei trattati internazionali sui trasporti siglati da entrambi quei Paesi con l’Unione Europea.

Al di fuori dei casi di necessità espressamente previsti, limitare la libertà di circolazione, o peggio ancora discriminare sul proprio territorio tra il traffico interno e quello dei Paesi confinanti, sono atti di una gravità enorme sul piano del diritto internazionale e sul piano commerciale.

            In virtù del Trattato di Roma e del Trattato UE/CH, il territorio europeo è unico e liberamente percorribile da persone e merci, e non è concepibile alcuna limitazione ne’ discriminazione in funzione della nazionalità o del tragitto.

            Invito pertanto i Ministri competenti a intervenire immediatamente nei confronti dei colleghi svizzeri e austriaci, nonché nei confronti delle istituzioni europee affinché vengano impediti questi ulteriori abusi a danno particolare del sistema economico italiano.

            Ringrazio e porgo distinti saluti

                                                                                                          f.to Aldo Gatti

 

 

IL SOLE 24 ORE DEL 23.08.2002

ALLARME DI CONFETRA

Nuove limitazioni ai Tir in Svizzera e Austria

«No» a discriminazioni del traffico, nazionale o estero, in Austria. A chiederlo è la Confetra (Confederazione generale dei trasporti e della logistica che riunisce oltre 26 mila aziende e 500mila addetti) ricordando che, per i veicoli industriali in transito sul territorio svizzero, da settembre, in coincidenza con la riapertura di entrambi i sensi di marcia del tunnel del Gottardo, verrà applicato il nuovo e penalizzante sistema del «contagocce» in sostituzione del già criticato sistema del «dosaggio». Anche l’Austria, spiega la Confetra, a partire da ottobre intende vietare ai Tir il transito notturno sull’autostrada A12 a nord di Innsbruck, con la probabile esclusione però del traffico interno.

FINE TESTO

 

 

IL MESSAGGERO MARITTIMO del 23.08.2002

Confetra denuncia abusi sul traffico al Gottardo

No a discriminazioni del traffico, nazionale o estero, in Austria. A chiederlo è la Confetta (Confederazione generale dei trasporti e della logistica che riunisce oltre 26 mila aziende e 500.000 addetti) ricordando che, per i veicoli industriali in transito sul territorio svizzero, da settembre, in coincidenza con la riapertura di entrambi i sensi di marcia del Gottardo, verrà applicato il nuovo e penalizzante sistema del “contagocce” in sostituzione del già criticato sistema del “dosaggio”.

Anche l'Austria - si legge in una nota della Confetra - a partire da ottobre intende vietare ai Tir il transito notturno sull' Autostrada A12 a nord di Innsbruck, con la probabile esclusione però del traffico interno. “Limitare la libertà di circolazione - sottolinea la confederazione - o peggio ancora discriminare sul proprio territorio tra il traffico interno e quello dei Paesi confinanti, sono atti di una gravità enorme sul piano del diritto internazionale e sul piano commerciale”.

Il presidente della Confetra ha quindi sollecitato l'intervento dei ministri Lunardi e Buttiglione affinchè intervengano sia nei confronti dei due Paesi sia in seno alle istituzioni europee per impedire “questi ulteriori abusi a danno particolare del sistema economico italiano”.

FINE TESTO

 

 

Lettera del Presidente Confetra Aldo Gatti al Presidente del Consiglio dei Ministri Berlusconi, al Ministro dell’Economia e delle Finanze Tremonti, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Lunardi, al Ministro delle Attività Produttive Marzano, al Ministro per le Politiche Comunitarie Buttiglione

Roma, 24 luglio 2002

 

   La Confetra giudica inopportuno e del tutto ingiustificato il recente decreto legge 138/2002 laddove esclude, insieme ad altri, il settore dei trasporti dal regime di sostegno per gli investimenti nelle aree depresse di cui alla legge 388/2000.

   Com’è noto, anche a seguito delle ripetute istanze della scrivente, la Commissione UE - confermando che la concessione di aiuti di Stato al settore dei trasporti deve essere valutata analogamente a quanto avviene per la generalità dei settori economici – ha ammesso i trasporti ai benefici del credito d’imposta per gli investimenti nelle aree depresse (Decisione UE 1600 fin. del 7 maggio 2002).

   L’esclusione ora operata col decreto legge 138, oltre ad essere iniqua, risulta particolarmente odiosa per il mondo dell’autotrasporto merci impegnato nella delicata vertenza della restituzione dei bonus fiscali degli anni ’90.

   Ciò stante, la Confetra chiede al Governo di rivedere una volta per tutte il proprio orientamento ammettendo definitivamente l’autotrasporto merci, oltrechè al regime della legge 388, alle grandi leggi di incentivazione per gli investimenti, quali la legge 488/1992 e la legge 341/1995. Questa impostazione sarebbe perfettamente compatibile con le disposizioni comunitarie, secondo le quali il solo divieto nei confronti dell’autotrasporto merci in materia di aiuti riguarda l’acquisto dei veicoli.

 

f.to Aldo Gatti

 

 

COMUNICATO ANSA DEL 25.7.2002

Autotrasporto: Confetra protesta per esclusione da incentivi settore ammesso da UE ad agevolazioni aree depresse.

 

  (ANSA) - ROMA, 25 LUG - Gli autotrasportatori della Confetra protestano per l'esclusione del settore dagli incentivi per gli investimenti nelle aree depresse e chiedono al governo di essere definitivamente ammessi alle agevolazioni, recentemente autorizzate anche dalla Commissione europea.

  La recente esclusione dei trasporti dal regime di credito d'imposta per gli investimenti nelle aree depresse e' stata infatti giudicata ''sorprendente'' dal presidente di Confetra, Aldo Gatti, che ricorda il via libera per il settore dato solo poche settimane fa dalla Commissione Ue. ''L'esclusione - afferma - oltre ad essere iniqua, risulta particolarmente odiosa per il settore impegnato nella delicata vertenza della restituzione del bonus fiscale''.

  Gatti chiede quindi al governo di rivedere ''una volta per tutte il proprio orientamento, ammettendo definitivamente l'autotrasporto merci a tutte le grandi leggi di sostegno per gli investimenti attualmente operative''.

FINE TESTO COMUNICATO STAMPA