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Roma, 18 marzo 2003

 

Circolare n.33/2003

Oggetto: Attività confederale – Liberalizzazione del sistema ferroviario.

 

La Confetra è intervenuta sul Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Lunardi per ribadire la necessità che la normativa di recepimento delle direttive UE sul trasporto ferroviario preveda l’assegnazione delle tracce orarie anche agli operatori commerciali.

 

Secondo la bozza di decreto elaborata dal dicastero delle Infrastrutture, viceversa, la capacità dell’infrastruttura ferroviaria verrebbe riservata alle sole imprese ferroviarie; entrambe le opzioni sarebbero possibili in base alla discrezionalità che su questo aspetto la direttiva comunitaria n.14/2001 garantisce a ciascun Stato membro.

 

La Confetra chiede una scelta a vantaggio di tutto il sistema trasportistico nazionale, assegnando le tracce orarie anche agli altri operatori menzionati dalla normativa comunitaria quali richiedenti autorizzati (caricatori, spedizionieri, operatori di trasporti combinati).

 

Il Presidente Gatti ha rammentato che all’Assemblea Confetra del 2002 lo stesso Ministro affermò che per una reale liberalizzazione ferroviaria gli operatori devono avere accesso diretto alla rete infrastrutturale.

 

f.to dr. Piero M. Luzzati

Per riferimenti confronta circ.re conf.le n.74/2001

 

Allegato uno

 

D/d

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Lettera del Presidente Confetra Aldo Gatti al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi

Roma, 14 marzo 2003

 

Caro Ministro,

ho avuto notizia con stupore e disappunto che nella bozza di decreto legislativo per il recepimento delle direttive europee in materia ferroviaria, non è prevista l’assegnazione di tracce orarie a soggetti diversi dalle imprese ferroviarie. La discrezionalità riconosciuta per questo aspetto a ciascuno Stato membro dalla direttiva europea 2001/14 verrebbe dunque utilizzata dal Governo italiano per operare la scelta più antieconomica e antistorica a protezione delle imprese ferroviarie e a svantaggio del mercato e del sistema trasportistico nazionale.

La norma europea menziona espressamente tra i possibili richiedenti autorizzati, assegnatari di capacità di infrastrutture ferroviarie, “i caricatori, gli spedizionieri e gli operatori di trasporti combinati”, nella consapevolezza che il coinvolgimento diretto nella rete dei detentori del traffico potrà essere garanzia di ottimale utilizzo della infrastruttura e quindi di sviluppo della modalità ferroviaria.

Senza l’accesso diretto alla rete degli operatori commerciali non si potrà parlare di vera liberalizzazione ferroviaria!

“Liberalizzazione ferroviaria significa consentire l’ingresso, sulle tracce orarie, degli operatori, di coloro che hanno la merce, non dei vettori che hanno solo i mezzi di locomozione ferroviaria: cioè significa diventare simili a coloro che operano nel mercato del trasporto marittimo e del trasporto stradale.”

Signor Ministro, questi splendidi concetti sono Suoi, e fanno parte della relazione da Lei illustrata alla 56a Assemblea Confetra del 27 giugno 2002: meno di un anno fa!

La prego di non deluderci!

La saluto con viva cordialità

f.to Il Presidente

Cavaliere del Lavoro

Aldo Gatti