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Roma, 27 marzo 2003

 

Circolare n.38/2003

Oggetto: Dogane – Preavviso – Punto della situazione.

 

Su richiesta di alcune associazioni di categoria, tra cui Confetra e Fedespedi, si è svolta una riunione con l’Agenzia delle Dogane per discutere sulle problematiche legate alla recente risoluzione ministeriale n.1/D.

 

Com’è noto, quel provvedimento, nel richiamare le disposizioni sul preavviso che le imprese operanti in procedura domiciliata devono presentare alle dogane prima di dar seguito alle operazioni doganali, ha ribadito che quella comunicazione deve contenere la descrizione dettagliata della merce in arrivo e in partenza, in particolare mediante l’indicazione del relativo codice tariffario, del peso e del valore.

 

Confetra e Fedespedi hanno chiarito come gran parte delle operazioni di esportazione sia gestita in procedura domiciliata dai rappresentanti indiretti (imprese di spedizione, magazzini generali). Quelle imprese, per essere competitive nei confronti dei concorrenti europei, devono raggiungere standard produttivi sempre più elevati, in particolare mediante l’utilizzo razionale dei mezzi di trasporto, il contenimento dei costi, l’ottimizzazione del tempo impiegato per ogni spedizione (c.d. transit-time). In questo contesto, la presentazione del preavviso con il dettaglio ora richiesto costituirebbe un enorme ostacolo che rischierebbe di provocare deviazioni di traffico fuori dall’Italia.

 

L’Agenzia delle Dogane - pur riaffermando che gli adempimenti in questione sono conformi alle disposizioni comunitarie e che l’applicazione difforme che ne è stata data fino ad oggi a livello territoriale (risulta che in alcune circoscrizioni doganali il preavviso sia così generico da perdere completamente di significato) non deve essere una giustificazione per rimanere nell’illegittimità – si è dimostrata aperta a ipotesi di semplificazione e ha convenuto sulla necessità che gli uffici doganali estendano l’orario di lavoro in particolare nella giornata del venerdì in cui si concentrano le spedizioni.

 

Sulle seguenti proposte di semplificazioni, scaturite nel corso della riunione, l’Agenzia ha già dato l’assenso:

 

§          l’indicazione del codice tariffario della merce è limitata alle prime 4 cifre, tranne per alcune merci sensibili che saranno espressamente elencate dall’Agenzia e per i prodotti soggetti a restituzione;

 

§          il peso, che può essere quello lordo o quello netto, può essere indicato in misura approssimativa;

 

§          il valore potrà essere indicato per scaglioni secondo quanto preciserà l’Agenzia (ad es. fino a 1.000 euro, oltre 1.000 e fino a 5.000 euro);

 

§          l’indicazione della targa del mezzo non è necessaria qualora si dichiari che la merce si trova “in magazzino”;

 

§          l’indicazione dell’esposizione debitoria, necessaria solo per le operazioni d’importazione è esclusa per le imprese che operano con il collegamento telematico.

 

L’Agenzia esporrà i suesposti chiarimenti in un’apposita circolare; nelle more della emanazione del provvedimento, l’effetto della risoluzione 1/D potrà essere sospeso a livello territoriale dalle Direzioni Regionali doganali. A tal fine le associazioni territoriali interessate dovranno farsi parte attiva. Per quanto riguarda la Lombardia la moratoria è già in atto. Sempre con le Direzioni Regionali potranno essere individuate ulteriori semplificazioni che l’Agenzia delle Dogane si riserva di esaminare. Per quanto riguarda l’estensione dell’orario di lavoro, questa dovrà essere concordata a livello di circoscrizioni doganali.

 

f.to dr. Piero M. Luzzati

Per riferimenti confronta circ.re conf.le n.36/2003

 

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