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Roma, 17 ottobre 2005

 

Circolare n. 127/2005

 

Oggetto: Tributi – Studi di settore – Questionario per le imprese di spedizione internazionale e per i magazzini di deposito – Provvedimento Agenzia delle Entrate 27.9.2005.

 

Nei prossimi giorni le imprese di spedizione internazionale e i magazzini di deposito riceveranno da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze un invito a compilare il questionario sugli studi di settore “Modello ESG73”.

 

Il questionario dovrà essere trasmesso all’Amministrazione finanziaria entro il 15 dicembre prossimo, esclusivamente per via telematica. Per la compilazione del modello dovrà essere utilizzato il programma informatico fornito dall’Agenzia delle Entrate (reperibile a partire da metà novembre sul sito www.agenziaentrate.it), mentre la trasmissione telematica dovrà avvenire tramite il servizio telematico Entratel o Internet già impiegato per la presentazione della dichiarazione dei redditi.

 

In alternativa, le imprese potranno consegnare il modello compilato manualmente ad un intermediario abilitato (professionista, Caf, associazione di categoria) che provvederà alla compilazione elettronica e alla trasmissione telematica.

 

Com’è noto, gli studi di settore sono gli attuali strumenti di accertamento induttivo adottati dal Fisco. Solo le imprese con ricavi annui superiori a 5,2 milioni di euro sono escluse dalla normativa degli studi di settore. Per tutte le altre imprese - comprese le società di capitali - è applicabile l’accertamento basato sugli studi (articolo 10 legge n.146/1998 così come modificato dal comma 409 della legge n.311/2004). In particolare, le imprese in regime di contabilità ordinaria possono essere accertate qualora per due periodi d’imposta su tre consecutivi considerati dichiarino ricavi inferiori a quelli determinati in base agli studi di settore; le imprese in regime di contabilità semplificata possono essere accertate per ogni annualità in cui dichiarino ricavi non congrui.

 

Per il settore delle spedizioni internazionali e dei magazzini di deposito gli studi sono stati applicati a decorrere dal periodo d’imposta 2001 (Studio SG73A per i magazzini di deposito e Studio SG73B per le imprese di spedizione). Il questionario cui le imprese devono ora rispondere servirà per elaborare la versione aggiornata dei due studi che sarà applicata a decorrere dal periodo d’imposta 2006.

 

La raccolta dei questionari viene svolta dall’Amministrazione confidando nella collaborazione e nella correttezza dei contribuenti: non sono infatti stabilite sanzioni per l’omissione o per il ritardo nella trasmissione del questionario e, nonostante sia previsto, non risulta che l’Amministrazione proceda mai alla raccolta dei dati non trasmessi direttamente presso gli interessati. Peraltro è interesse delle imprese che la raccolta delle informazioni sia ampia e attendibile perché la buona riuscita di questa fase garantirà un migliore aggiornamento degli studi, coerente con la reale situazione economica del settore.

 

Si fa presente che il questionario riguarda – oltre che le imprese di spedizione internazionale e i magazzini di deposito – i doganalisti liberi professionisti, nonchè le imprese che svolgono altre attività di trasporto (attività di corriere postale per conto di Poste Italiane contraddistinta dal codice Istat 64120 e attività di movimento merci relativo a trasporti ferroviari e relativo ad altri trasporti terrestri contraddistinte rispettivamente dai codici Istat 63113 e 63114). Nella compilazione del modello si dovrà tener conto solo delle domande relative alla propria attività, lasciando in bianco i campi che non interessano. Il periodo di riferimento è l’anno 2004. Per le risposte espresse in misura percentuale rispetto ai ricavi totali è sufficiente determinare la percentuale con una approssimazione il più possibile vicino alla realtà.

 

Il questionario - dopo una prima parte sui dati anagrafici e sulla descrizione dell’attività esercitata con l’indicazione del relativo codice Istat – è composto di due Quadri (Quadro D ”Elementi specifici dell’attività”, Quadro E “Beni strumentali”) dove le domande sono suddivise nelle seguenti sezioni.

 

Tipologia dell’attività – Viene richiesta l’incidenza percentuale, rispetto ai ricavi totali, delle varie attività svolte (es. magazzinaggio, spedizioni aeree, marittime, ferroviarie o stradali, servizi a valore aggiunto, operazioni doganali, ecc.).

 

Modalità di espletamento dell’attività – In questa sezione le imprese di spedizione devono indicare il numero di spedizioni effettuate nel 2004 (suddividendo quelle effettuate con operazioni doganali e quelle senza operazioni doganali), nonché l’incidenza percentuale sui ricavi dell’eventuale attività svolta come cosiddetti “spedizionieri puri” (attività ex art.1737 C.C.); inoltre viene richiesto, sempre in misura percentuale rispetto ai ricavi, il volume delle spedizioni a groupage. La domanda del rigo D21 (Spedizioni stradali il cui trasporto è realizzato con veicoli nella disponibilità dell’impresa) riguarda solo eventuali casi anomali di imprese che, pur essendo classificate col codice Istat della spedizione, svolgono prevalentemente attività di autotrasporto con propri mezzi.

 

Attività di corriere postale – Questa sezione riguarda esclusivamente le imprese classificate col codice Istat 64120 che svolgono attività di corrieri postali per conto di Poste Italiane.

 

Merci prevalentemente trattate – Questa sezione riguarda solo i magazzini di deposito; devono essere indicate le varie tipologie di merci in cui è specializzato il magazzino (prodotti agricoli, alimentari, prodotti dell’industria, veicoli, altro).

 

Costi specifici – In questa sezione vengono richiesti i dati contabili relativi ad alcuni costi particolarmente significativi per l’attività svolta; ad es. alle imprese di spedizione viene richiesto il costo dei servizi acquistati da terzi compresi i noli; ai magazzini di deposito viene chiesto il costo per l’affitto dei magazzini.

 

Addetti all’attività – In questa sezione vanno indicate alcune particolari tipologie di addetti (es. capi magazzinieri, addetti alle attività di confezionamento ed etichettatura); per i lavoratori dipendenti vanno indicate le giornate retribuite; per i non dipendenti (es. lavoratori con contratti a progetto) va indicato il numero dei soggetti occupati e il relativo costo.

 

Capacità di stoccaggio in magazzini propri – Le imprese che hanno la disponibilità di magazzini devono indicarne la relativa capacità di stoccaggio in metri cubi.

 

Beni strumentali – Nell’ultima parte del questionario viene richiesta l’indicazione della quantità dei beni in disponibilità delle imprese alla data del 31 dicembre 2004 suddivisi tra veicoli, attrezzature per la movimentazione delle merci, unità di carico e attrezzature per il confezionamento e l’assemblaggio.

 

 

f.to dr. Piero M. Luzzati

Per riferimenti confronta circ.ri conf.li n.81/2002 e n.183/1998

 

Allegato uno

 

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