LO SVILUPPO ASIATICO E IL BUSINESS LOGISTICO
mercoledì 24 gennaio 2007 - ore 10,30
Centro Congressi Montecitorio - Piazza Capranica 101, Roma
 

La sfida cinese costituisce una grande opportunità di business logistico per l'Italia a fronte delle enormi quantità di merci dell'estremo oriente dirette attraverso Suez verso i paesi neo-comunitari.
In effetti Ungheria, Cechia, Slovacchia, Romania, Bulgaria, Repubbliche ex Jugoslave, oggi costituiscono solo il 4% dell'importazione in Europa di prodotti cinesi, ma molto presto, con i loro 100 milioni di abitanti e tassi di crescita del PIL tripli rispetto all'Eurozona, diverranno grandi consumatori del Made in China.
Quantificate le potenzialità di questo traffico, dobbiamo sfruttare fino in fondo le sue ricadute positive sull'economia del nostro Paese.
Dobbiamo dotarci delle infrastrutture minime indispensabili per soddisfare la nuova domanda.
Dobbiamo far emergere le compagini imprenditoriali che si candideranno a gestire questa sfida in un partenariato pubblico-privato.
Dobbiamo inventariare le nostre procedure (doganali, civilistiche, amministrative, notarili) e svecchiarle coerentemente all'entità della posta.
Dobbiamo infine individuare le fonti finanziarie necessarie per supportare sia l'adeguamento infrastrutturale sia l'assetto delle imprese.
Al Governo competono la politica internazionale dei protocolli che promuovono il sistema-Italia, nonché la regía nazionale di questo nuovo Patto della Logistica.
La geografia, l'economia e la storia hanno dato questo appuntamento al nostro Paese: mancarlo sarebbe un errore imperdonabile per le prospettive di sviluppo di questa e delle prossime generazioni.


Piero Ostellino

Corriere della Sera

Pietro Vavassori
Confetra

Emma Bonino
Ministro per il Commercio Internazionale

Anna Maria Artoni
Confindustria

Mario Ciaccia
Banca Intesa Infrastrutture e Sviluppo

Alessandro Bianchi
Ministro dei Trasporti

Conclusioni

Romano Prodi
Presidente del Consiglio dei Ministr
i


L'ASSEMBLEA TERMINERÀ ALLE ORE 13,00