Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica

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Roma, 26 marzo 2010

 

Circolare n. 64/2010

 

Oggetto: Nota Congiunturale 2009.

 

La Nota Congiunturale 2009 redatta dal Centro Studi Confetra ha evidenziato valori fortemente negativi per tutte le modalità di trasporto rispetto al 2008.

 

I trasporti su strada a carico completo hanno registrato un –25% a livello nazionale e un –22% a livello internazionale.

 

Per i trasporti nazionali di collettame il decremento dei viaggi è stato pari al –6%.

 

Nelle spedizioni internazionali la variazione è stata pari al –19% per la modalità aerea, –30% per la modalità ferroviaria, –17% per la modalità via mare e 22% per la modalità stradale.

 

Il traffico container nei maggiori porti italiani ha segnato valori fortemente negativi, dal –28% di Livorno, al –17% di Trieste, al –13,2% di Genova.

 

Nel traffico aereo di merci la contrazione nel complesso è stata del –15,4%, con punte del –17,2% registrate dal polo milanese Malpensa-Linate, del –18% da Orio al Serio (Bergamo) e del –9,8% dal polo romano Ciampino-Fiumicino.

 

Piero M. Luzzati

Allegati due

 

 

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Il Sole 24 Ore del 25 marzo 2010

 

Congiuntura. Dopo la crisi 2009 restano limitati i segni di miglioramento dei trasporti - Qualche spiraglio nel cargo aereo

MERCI AL PALO ANCHE NEL 2010

Lo scorso anno in Italia le movimentazioni nazionali sono crollate del 25% LE PROSPETTIVE Luzzati (Confetra ): «I dati restano ancora incerti, l'effetto rimbalzo non si vede nonostante una ripresa delle esportazioni»

 

Raoul de Forcade

GENOVA

Un 2009 da dimenticare per la movimentazione delle merci, con i trasporti nazionali che segnano -25% e quelli internazionali a -22%. E un inizio del 2010 con qualche leggero miglioramento, riscontrato anche nel secondo semestre del 2009, ma ancora discontinuo e incerto, senza l'atteso «effetto rimbalzo». A trarre il consuntivo dell'annus horribilis di strade, porti, aerei e ferrovie (oltre che dell'economia) è Confetra, la Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica, il cui ufficio studi ha tracciato la nota congiunturale che Il Sole 24 Ore è in grado di anticipare.

Nel 2009, dunque, i trasporti nazionali su strada hanno registrato, oltre al -25% in termini di viaggi, un -27% di fatturato. Mentre i trasporti internazionali, diminuiti in media del 22%, hanno avuto il fatturato a -25%. In particolare, quanto a numero di spedizioni, la modalità aerea ha segnato -18,6% (fatturato -25%): le ferrovie - 30% (fatturato -15%); la modalità via mare -17% (fatturato -11%); la strada -22% (fatturato -20%). Segno negativo anche per i traffici ai valichi alpini, anche se si riscontra qualche leggero recupero rispetto al primo semestre. Su base annua, il Gran San Bernardo segna -18,7% (nel primo semestre era a -16,3%), seguito dal Frejus con -17% (era -21%). Il traforo del Monte Bianco si attesta a -12% (era -11,9%) e il Brennero a - 10,6% (era -20%). Tra i trasporti terrestri, i corrieri hanno risentito meno della crisi, chiudendo l'anno con -6% (fatturato -7%). Relativamente al traffico container nei maggiori porti italiani, Confetra registra Livorno a -28%, Trieste a -17,6%, La Spezia a -16,1%, Genova a -13,2%. Meno negativi Taranto, a -5,7% e Venezia, a -2,5%.

Qualche segno di ripresa arriva dal traffico aereo merci, che si è ridotto, nel complesso, del 15,4%; nei primi sei mesi del 2009 la contrazione era maggiore, pari a -31,5%, mentre il secondo semestre ha visto una ripresa del cargo aereo. In particolare, il polo milanese Malpensa-Linate mostra una flessione del 17,2% (nel primo semestre era a -34,4), Orio al Serio (Bergamo) segna -18% (contro un -26,5%), il polo romano Ciampino-Fiumicino -9,8% (era a -18,8%).

«Purtroppo - dice Piero Luzzati, direttore generale di Confetra - la crisi è stata durissima e oggi registriamo un leggero miglioramento ma non ancora l'effetto rimbalzo. I dati restano molto incerti. A gennaio del 2010, il porto di Genova ha segnato ancora -7% come totale generale di merci movimentate, rispetto allo stesso mese del 2009, che già era stato disastroso. I container solo un +3%. Nel porto di Venezia, gennaio e febbraio 2010 segnano per il totale generale -10,6% su gennaio-febbraio dell'anno scorso. I container -1,2%. E nello stesso bimestre il Frejus segna ancora un calo, -0,6%, mentre il traforo del Monte Bianco una crescita del 3%, rispetto al primo bimestre 2009. In realtà, benché siano riprese le esportazioni, il traffico merci non aumenta. E si è ben lontani dai risultati del 2008. Insomma, non si può ancora dire che siamo fuori dalla crisi».

 

 

 

 

La Voce di Romagna del 26 marzo 2010

Container: Ravenna terzo porto ad aver perso di più

Dati Confetra : flessione del 16 per cento Peggio solo i porti di Trieste e Livorno

 

Container Il calo ravennate del 16 per cento è uno dei maggiori in Italia RAVENNA - Il terzo porto ad avere perso più container dopo Livorno e Trieste. Il meno 16,2 per cento di Ravenna sul traffico portuale piazza la città romagnola dietro alla città toscana (meno 28 per cento) e il capoluogo friuliano (meno 17,6 per cento).

Valori negativi anche per La Spezia (meno 16,1 per cento) e in flessione c'è anche Genova (meno 13,2), Taranto (meno 5,7) e Venezia (meno 2,5). I dati congiunturali sono stati pubblicati da Confetra (Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica). "Purtroppo la crisi è stata durissima - commenta Piero Luzzati, Direttore Generale della Confetra - e, pur avendo toccato il fondo nella prima metà del 2009, non ha ancora avuto l'atteso effetto rimbalzo. I segnali di ripresa sono ancora contraddittori e a macchia di leopardo, mentre addirittura i dati 2010 di alcuni significativi segmenti della nostra logistica (come il Frejus e Genova) registrano un segno negativo rispetto ai pessimi valori dell'inizio del 2009. Bisognerà attendere ancora qualche mese per comprendere se e in che misura la crisi potrà considerarsi effettivamente superata. In generale la crisi economica mondiale ha investito tutto il comparto e le sue diverse modalità. I trasporti nazionali su strada a carico completo hanno registrato nel 2009 un meno 25% in termini di viaggi e un meno 27% in termini di fatturato. I viaggi di trasporti internazionali a carico completo sono diminuiti in media del 22% mentre il fatturato è sceso del 25%.

 

 

 

 

Il Secolo XIX (Ed.Nazionale) del 26 marzo 2010

LA NOTA CONFETRA L'ANNO NERO DEI CAMION

 

Male tutti i settori di trasporto nel 2009 secondo i dati Confetra. In particolare I trasporti nazionali su strada a carico completo hanno registrato nel 2009 un -25% in termini di viaggi e un -27% in termini di fatturato. Il Gran San Bernardo segna 18,7%, seguito dal Frejus con -17%.

 

 

 

 

Alto Adige (Ed.Nazionale) del 26 marzo 2010

TRASPORTI Brennero, transiti in calo del 10% 

 

BOLZANO. Secondo la Confetra, nel 2009 c'è stata una forte riduzione dei transiti sui valichi alpini rispetto al2008: il Gran San Bernardo segna un -18,7%, seguito dal Frejus (-17%), dal Monte Bianco (-12%) e dal Brennero (-10,6%).

 

 

Corriere dell'Alto Adige del 26 marzo 2010

Trasporti Calo del 10,6% al Brennero

 

BOLZANO - Secondo i dati Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) nel2009 l'andamento del trasporto merci ha registrato valori fortemente negativi rispetto al 2008 a causa dellacrisi economica. In netta flessione i trasporti su strada a carico completo sia nazionali sia internazionali. Subase annua il Gran San Bernardo (Italia-Svizzera) segna un -18,7%, seguito dal Frejus (Italia-Francia) con -17%; inoltre il Traforo del Monte Bianco (Italia-Francia) si attesta ad un -12% mentre il Brennero (Italia-Austria) a -10,6%.

 

 

L' Adige del 26 marzo 2010

BRENNERO 2009: -10,6% di merci

Per la Ferrara-mare presentata all'Anas l'offerta dell'A22 

 

TRENTO - Mentre la Confetra ha diffuso i dati sui cali del traffico merci nel 2009 (il Brennero se l'è «cavata»con un -10,6%, rispetto al -17% del Frejus e al -12% del Monte Bianco), martedì l'Autobrennero spa ha presentato la propria offerta negli uffici romani dell'Anas per la gara della Ferrara-mare. E ci sarebbero -informazione ufficiosa - almeno altre due offerte concorrenti. Il bando Anas riguarda l'affidamento in concessione della progettazione, riqualificazione funzionale ad autostrada (oggi è una superstrada, nella foto) e gestione del raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi «per le quali è richiesto l'impiego di risorse a carico dei soggetti proponenti», dunque, col sistema del «project financing». «Il raccordo - spiega il bando Anas - è trasversale e funge da collegamento tra due assi autostradali strategici, l'Autostrada A13 Bologna-Padova ad Ovest e il futuro Corridoio di viabilità autostradale dorsale centrale Tratta E45 - E55 (Orte-Mestre) ad Est, oltre ad essere la naturale prosecuzione dell'Autostrada Cispadana, viabilità di prossima realizzazione di collegamento all'A22». È dunque lo stesso bando a sottolineare che la nuova opera si pone in continuità con la Cispadana da poco aggiudicata alla stessa cordata dell'A22. Inoltre, lo studio di fattibilità a base di gara è quello di Autobrennero. Per questi motivi, si può considerare in linea di principio favorita la cordata diA22 con i costruttori emiliani, già risultata vincente per la Cispadana: opera da 1.158.719.943,86 euro, Iva esclusa, su cui la Regione Emilia Romagna corrisponderà ad Autobrennero un contributo di 179,7 milioni, in10 anni. Per la Ferrara-Porto Garibaldi, la concessione è di 50 anni (ribassabili) e l'importo-base è di 633,3mln. L'offerta economicamente più vantaggiosa sarà individuata in base ad elementi qualitativi (50%) e quantitativi (50%). Tra i qualitativi: qualità progettuale, valore tecnico della proposta in particolare sull'integrazione tra infrastruttura e viabilità esistente e di futura realizzazione (Cispadana e nuova E55),qualità dei materiali, profilo ambientale, manutenzione, sistemi di esazione del pedaggio. Tra i quantitativi:sostenibilità economico-finanziaria, tariffe di pedaggio, proventi sulle attività collaterali all'Anas, opzione call su azioni della società di progetto, contributo a fondo perduto a carico del concedente, durata della concessione. Pgh

26/03/2010