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Roma, 20 ottobre 2010

 

Circolare n. 192/2010

 

Oggetto: Autotrasporto – Direttiva Eurovignette – Proposta accolta dal Consiglio dei Trasporti UE.

 

Com’è noto, il 15 ottobre scorso in sede di Consiglio dei Trasporti UE, i Paesi membri hanno raggiunto un accordo politico sul testo della nuova Direttiva Eurovignette, la normativa che consente agli Stati di applicare ai mezzi pesanti pedaggi che, oltre al recupero dei costi delle infrastrutture, tengano conto dei costi esterni, quali l’inquinamento atmosferico, quello acustico e la congestione.

 

Il testo sul quale è stato raggiunto l’accordo si basa sulla proposta della Presidenza del Consiglio belga e su alcuni emendamenti inseriti dal Consiglio dei Trasporti.

 

In sintesi, i punti essenziali del provvedimento sono i seguenti.

 

·          I veicoli che rispettano gli standard ecologici più evoluti sono esentati dall’applicazione delle maggiorazioni per l’inquinamento atmosferico; in particolare i veicoli Euro VI saranno esentati fino al 31.12.2017, mentre i veicoli Euro V saranno esentati fino all’entrata in vigore delle norme Euro VI, cioè fino al 31.12.2013.

 

·          I pedaggi possono subire una variazione massima in aumento del +175% per coprire tutti i costi esterni, compreso quello della congestione; tale importo massimo può essere applicato per un periodo giornaliero massimo di 5 ore.

 

·          L’adozione di modifiche ai principi di calcolo dei costi da infrastruttura (allegato III della direttiva) non è più delegata alla Commissione, ma richiederà una decisione da parte del Consiglio e del Parlamento.

 

·          La destinazione degli introiti generati dai costi esterni a progetti nel settore dei trasporti non è un obbligo per gli Stati membri, ma soltanto una raccomandazione.

 

·          I veicoli di peso inferiore alle 12 tonnellate potranno essere esclusi dalle maggiorazioni.

 

·          La direttiva si applica oltreché alla rete stradale transeuropea, anche alle altre reti autostradali.

 

L’accordo raggiunto deve ora essere approvato formalmente dal Consiglio UE. Successivamente tornerà in seconda lettura al Parlamento europeo dove, prima dell’approvazione definitiva, potrà essere ancora emendato.

 

 

Daniela Dringoli

Per riferimenti confronta circ.re conf.le n.189/2010

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