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Roma, 10 aprile
2014
Circolare n. 78/2014
Oggetto: Lavoro – Jobs Act – Disegno di legge del Governo n.1428/Senato.
Il Governo ha
presentato al Senato il disegno di legge delega per il lavoro che va a
completare il Jobs Act
dopo il decreto legge n. 34/2014 delle scorse settimane su contratti a
termine e apprendistato. Il provvedimento è composto di soli 6 articoli di cui
i primi 5 fissano i criteri di delega per ognuna delle materie da riordinare
(ammortizzatori sociali, servizi per l’impiego, procedure di costituzione e
gestione dei rapporti di lavoro, forme contrattuali e sostegno alla maternità),
mentre l’ultimo disciplina la procedura per l’esercizio delle deleghe da
attuarsi entro 6 mesi.
Nella sostanza il
disegno di legge interviene su importanti istituti, correggendo in alcuni casi (come
per gli ammortizzatori sociali) le disposizioni da poco introdotte dalla Riforma Fornero (legge n. 92/2012), con
la finalità di gettare le basi, da un lato, per rilanciare l’occupazione e,
dall’altro lato, per garantire maggiore protezione ai lavoratori che perdono il
posto di lavoro. Ovviamente l’efficacia dell’operazione dipenderà dalla
capacità dei successivi decreti legislativi di dare concreta attuazione ai
criteri di delega tra cui si segnalano:
·
la revisione
dell’ambito di applicazione della cassa integrazione ordinaria e straordinaria
con modifica delle durate, semplificazione delle procedure di accesso,
riduzione degli oneri contributivi e rimodulazione degli stessi tra i settori
in funzione dell’effettivo utilizzo;
·
la rimodulazione
dell’ASPI (Assicurazione Sociale per
l’Impiego), introdotta dall’1 gennaio 2013 dalla legge Fornero in
sostituzione dell’indennità di disoccupazione per garantire un sostegno
economico ai lavoratori licenziati, con estensione ai lavoratori con contratto
di collaborazione coordinata e continuativa;
·
la razionalizzazione
degli incentivi all’assunzione attualmente esistenti;
·
la semplificazione di
procedure e adempimenti connessi con la costituzione, la gestione e la
cessazione del rapporto di lavoro;
·
la definizione di un
codice semplificato del lavoro che semplifichi le tipologie contrattuali
esistenti e ne introduca eventualmente di nuove, anche in via sperimentale, “volte a favorire l’inserimento nel mondo del
lavoro, con tutele crescenti per i lavoratori coinvolti”;
·
l’introduzione, anche in via
sperimentale, del compenso orario minimo per tutti i rapporti di lavoro di
natura subordinata.
Si fa riserva di
tornare sull’argomento per comunicare gli ulteriori sviluppi.
Fabio Marrocco |
Per riferimenti confronta circ.re conf.le
n.65/2014
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