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Roma, 28 ottobre 2014
Circolare n. 190/2014
Oggetto: Poste – Istruzioni sulla
Carta dei Servizi postali introdotta dall’AGCOM – Scadenza del 29 ottobre.
Com’è noto, a seguito
della delibera dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni che ha imposto
ai titolari di autorizzazioni postali di redigere e rendere pubblica una Carta
dei Servizi, Confetra ha fornito alle imprese interessate un modello di Carta
da inviare all’Agcom e rendere consultabile sul sito Internet.
Il termine entro cui inviare
e pubblicare la Carta è il 29 ottobre
(tale scadenza non è riportata sulla Delibera Agcom, ma è stata successivamente
indicata dall’Authority stessa e dunque è quella cui far riferimento).
Alcune imprese hanno
già inviato all’Agcom il modello suggerito da Confetra e si sono viste
rispondere dall’Autorità con una lettera che, richiamando i contenuti della Carta,
di fatto chiede una rielaborazione del documento.
A quelle risposte dell’Agcom va replicato con una lettera
del seguente tenore:
SPETT.LE
AGCOM
In risposta alla
Vostra ------- del --------la Scrivente fa presente che, a causa della
particolarità della sua attività, è in grado di elaborare esclusivamente la
Carta dei Servizi già prodotta.
La Scrivente, invero,
non è fornitrice di servizi postali, bensì gestisce pacchi fino a 30
chilogrammi nell’ambito della propria attività di logistica e può essere
soltanto frutto di un equivoco da parte di codesta Autorità sui termini reali
dell’attività svolta la pretesa di imporle di rendere note le proprie pratiche
commerciali in violazione del diritto di libertà d’impresa.
La Scrivente precisa
che è titolare dell’autorizzazione postale generale solo perché vi è stata
indotta dalla normativa vigente che impone l’autorizzazione anche alle imprese diverse da quelle che offrono servizi
postali al pubblico.
Quanto da Voi
prescritto con la Delibera n.413/14/Cons imporrebbe
alla Scrivente un totale stravolgimento della propria organizzazione necessaria
per lo svolgimento della propria attività ordinaria, poiché, per le ragioni
sopra esposte, essa non ha un’organizzazione aziendale tarata per fornire
servizi postali, anche se, nello svolgimento di tale attività, che si ribadisce
non è di servizi postali, può trovarsi a gestire pacchi che rientrano nel peso
che la normativa italiana stabilisce come limite per individuare il pacco
postale.
Ritenendo di aver
fornito le dovute spiegazioni, si porgono distinti saluti
FIRMA
Si fa riserva di
aggiornare tempestivamente sugli sviluppi della questione, anche alla luce del
ricorso opposto dalla Confetra assieme alle Federazioni e Associazioni
interessate contro la Delibera dell’Agcom.
Daniela Dringoli |
Per
riferimenti confronta circ.re conf.le n.188/2014
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Responsabile di Area |
D/d |
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