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Roma, 14 aprile 2015

 

Circolare n. 62/2015

 

Oggetto: Autotrasporto – Lotta alla somministrazione transnazionale irregolare – Circolare Ministero del Lavoro n. 14 del 9.4.2015.

 

A seguito di annunci pubblicitari diffusi da agenzie di somministrazione di manodopera di altri Paesi europei volti in particolare a reclamizzare la convenienza economica dell’utilizzo in Italia di autisti rumeni, il Ministero del Lavoro ha invitato i propri uffici ispettivi a rafforzare la vigilanza per contrastare comportamenti irregolari e ha ricapitolato il quadro normativo che regola la materia.

 

Da parte ministeriale è stato anzitutto ribadito come, in base al DLGVO n. 72/2000 (di recepimento della direttiva 96/71/CE), al lavoratore somministrato o distaccato debba essere garantita una sostanziale parità di trattamento, sia per quanto concerne i profili normativi che per quelli retributivi, rispetto ai lavoratori italiani alle dipendenze dell’utilizzatore.

In altre parole il lavoratore straniero ha diritto di vedersi riconosciuto, ferma restando l’applicazione del regime previdenziale del paese di appartenenza, lo stesso trattamento economico e normativo previsto a parità di mansioni dalla contrattazione collettiva di settore per i dipendenti italiani; in assenza di tale riconoscimento tanto l’agenzia fornitrice quanto l’impresa utilizzatrice saranno responsabili solidalmente per l’adempimento degli obblighi retributivi e previdenziali.

 

Il Ministero del Lavoro ha sottolineato inoltre come, sempre in base alla normativa sopra citata, l’agenzia di somministrazione straniera per poter legittimamente operare in Italia debba essere in possesso di un provvedimento autorizzativo equivalente a quello richiesto dalla disciplina italiana nonché possedere requisiti patrimoniali analoghi a quelli previsti per le agenzie di somministrazione italiane.

 

La circolare ministeriale ha infine rammentato che sulla materia è intervenuta lo scorso anno la nuova direttiva 2014/67/UE (ancora non recepita nell’ordinamento italiano) volta a garantire un’applicazione più efficace della direttiva del 1971 e a migliorare la cooperazione tra gli Stati membri per contrastare le irregolarità.

 

Fabio Marrocco

Per riferimenti confronta circ.re conf.le n.96/2014

Responsabile di Area

Allegato uno

 

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