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Roma, 17 luglio 2015
Circolare n. 118/2015
Oggetto: Lavoro – CCNL logistica, trasporto e
spedizione – Piattaforma sindacale per il rinnovo.
Il
sindacato ha presentato la piattaforma per il rinnovo del CCNL che scadrà a
fine anno. Come precisato nelle Premesse la
piattaforma ribadisce, a fronte della richiesta di Fai, Anita e organizzazioni
artigiane di dar vita ad un contratto specifico per l’autotrasporto, la validità
del contratto unico per l’intera filiera produttiva ponendo particolare attenzione alla peculiarità dei comparti che la
compongono quali l’autotrasporto, gli artigiani, la cooperazione/logistica, gli
spedizionieri e i corrieri.
Rispetto
al passato la nuova tornata contrattuale non sarà più disciplinata dal
Protocollo di Palazzo Chigi del 22 gennaio 2009 che è scaduto il 31 dicembre
scorso e pertanto ai fini del calcolo degli aumenti viene meno il riferimento all’indice
IPCA (Indice
dei Prezzi al Consumo Ammortizzati in Ambito Europeo) nonché alla durata
triennale dei contratti collettivi. Peraltro senza indicare importi il
sindacato richiede per il triennio 2016-2018 un aumento mensile adeguato al potere di acquisto del salario
dei lavoratori.
Si fa
osservare come la presentazione della piattaforma sia avvenuta nei tempi
previsti dalla procedura indicata dal CCNL (6 mesi prima della scadenza) in
base alla quale il rinnovo dovrebbe concludersi entro il mese di gennaio 2016,
pena l’erogazione dallo stesso mese di una copertura economica pari al 40%
dell’inflazione dell’anno precedente (60% dopo 6 mesi) da calcolarsi sulla base
di calcolo convenzionale individuata dallo stesso contratto (pari a 1779 euro
mensili). Peraltro, a differenza dei precedenti rinnovi, l’andamento
dell’inflazione vicino allo zero dovrebbe di fatto neutralizzare tale clausola.
Si
evidenziano le principali richieste avanzate dal sindacato.
Autotrasporto – Il sindacato, dopo
aver affermato che intende richiedere al Governo una politica dei trasporti che
restituisca competitività alle imprese italiane chiede, con riferimento agli
autisti, di riordinare le materie dell’orario di lavoro, ivi compresa la
forfettizzazione degli straordinari, delle flessibilità e delle declaratorie
professionali nonché di rafforzare le procedure sindacali aziendali in caso di
ricorso al lavoro somministrato e al distacco transnazionale.
Relazioni sindacali – Viene richiesto di
rafforzare il sistema di relazioni sindacali di secondo livello (aziendale e
territoriale) rivedendo in particolare i meccanismi di determinazione del premio di risultato anche al fine di
renderlo più esigibile per tutti i lavoratori.
Mercato del lavoro – Il sindacato chiede
di introdurre nuovi limiti e causali alle tipologie contrattuali atipiche
diverse dal contratto a tempo indeterminato.
Classificazione del personale – Il sindacato vorrebbe
ampliare la scala parametrale retributiva (attualmente pari a 169/100) nonché
rivedere l’intero sistema di classificazione prevedendo in particolare passaggi
automatici di livelli.
Appalti – Il sindacato ripropone la richiesta
storica della clausola sociale in
base alla quale nei cambi di appalto l’impresa che subentra è tenuta ad
assumere il personale di quella uscente. Secondo il sindacato a detto personale dovrebbe essere riconosciuta la
continuità nel rapporto di lavoro ivi compreso il mantenimento, in caso di
licenziamento illegittimo, delle vecchie tutele dell’art. 18 dello Statuto dei
lavoratori anziché l’applicazione delle nuove regole del Jobs Act che, come è noto, si applicano ai lavoratori assunti
dal 7 marzo 2015.
Welfare aziendale – Il sindacato richiede
di rafforzare il welfare aziendale per consentire al lavoratore una migliore
conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. In questo contesto viene richiesto
di rivedere disciplina e quantità dei permessi spettanti per le diverse causali
(tra cui maternità, visite mediche, formazione, volontariato, assistenza
disabili).
Ebilog – Fermo restando l’attuale livello di contribuzione (2,5
euro mensili di cui 0,50 a carico dei lavoratori) viene richiesto di ampliare i
compiti dell’Ente bilaterale affinché intervenga a favore dei dipendenti che si
trovino a dover indennizzare danni patrimoniali o che perdano temporaneamente
l’idoneità alla mansione; inoltre Ebilog dovrebbe,
con modalità non meglio specificate, verificare
la coerenza delle regole contrattuali all’interno del settore.
Sanilog – Il sindacato si pone l’obiettivo di una maggiore
diffusione del Fondo di assistenza sanitaria nonché di estendere le prestazioni
al nucleo familiare, ipotesi peraltro già prevista dallo Statuto del Fondo
previo contributo aggiuntivo a carico dell’iscritto.
Previlog – Il sindacato ritiene necessario, considerata la ridotta
platea degli iscritti, aggregare Previlog ad altri
fondi di previdenza complementare affini.
Provvedimenti disciplinari – Il sindacato chiede
di rivedere, anche se non precisa in che termini, l’intero sistema dei
provvedimenti disciplinari.
Orario di lavoro del personale non viaggiante
– Il
sindacato chiede che la regolamentazione degli orari sia oggetto di effettiva contrattazione a livello
aziendale, mentre in base al contratto attuale è oggetto di esame preventivo tra le parti.
Responsabilità dell’autista – Il sindacato vorrebbe
rivedere la disciplina per l’addebito dei danni all’autista prevedendo, da un
lato, che qualora l’azienda abbia stipulato polizze di assicurazione kasco al lavoratore potrà essere addebitato
al massimo il costo della franchigia e, dall’altro, che negli altri casi il
lavoratore non possa essere chiamato a rispondere oltre un massimale da
stabilirsi.
Indennità varie – Il sindacato chiede
di rivalutare tutte le indennità previste dal contratto, tra cui in particolare
quelle di trasferta e di reperibilità, nonché di introdurre l’obbligo dei
ticket pasto per tutti i lavoratori con prestazioni giornaliere superiori a 4
ore.
Sicurezza – Viene richiesto di elevare
il numero dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza nonché la quantità
di permessi annui ad essi spettanti.
Fabio Marrocco |
Per riferimenti confronta circ.re conf.le n. 201/2014
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