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Roma, 20 febbraio 2008

 

Circolare n. 41/2008

 

Oggetto: Autotrasporto – Sventati gli emendamenti al ddl milleproroghe.

 

E’ prevalso il senso di responsabilità ieri alla Camera dove, anche a seguito del tempestivo intervento di Confetra, sono stati cancellati gravi emendamenti che impattavano sul sistema della logistica delle merci.

 

In sede di conversione del decreto legge ”milleproroghe – com’è noto a Camere sciolte può andare avanti solo l’iter per la conversione dei decreti legge – alcuni deputati hanno tentato di inserire emendamenti ispirati alle proposte che il Governo aveva redatto a seguito del fermo degli autotrasportatori del dicembre scorso. Si andava dalla reintroduzione di una tariffa minima per il trasporto, alla previsione dell’obbligo di pagare le fatture di autotrasporto entro 30 giorni; dal divieto di subvezione (possibilità di stipulare contratti di trasporto solo per chi garantisca il servizio con almeno un terzo di veicoli propri), all’obbligo di emettere la “scheda di trasporto”.

 

La Commissione Affari Costituzionali ha respinto quegli emendamenti, così come richiesto da Confetra, in quanto del tutto estranei alla materia del provvedimento che tratta di proroghe di termini e di disposizioni fiscali.

 

Il disegno di legge, una volta licenziato dalla Camera, passerà al Senato per l’approvazione definitiva.

 

f.to dr. Piero M. Luzzati

Allegato uno (rassegna stampa)

 

D/t

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ANSA

 

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MILLEPROROGHE: CONFETRA, GRAVI EMENDAMENTI SU AUTOTRASPORTO (ANSA) - ROMA, 19 FEB - ''A Parlamento sciolto, in sede di conversione del decreto legge Milleproroghe, uno sparuto gruppo di deputati ha presentato emendamenti di estrema gravita' in materia di autotrasporto''. La denuncia arriva da Pietro Vavassori, presidente della Confetra (Confederazione generale italiana trasporti e logistica) che chiede la cancellazione degli emendamenti. ''E' intollerabile - dice Vavassori in una nota - che si usi lo stratagemma degli emendamenti dell'ultimo minuto per inserire disposizioni di cui nessuno ha valutato la portata e sulle quali non si e' aperto nessun confronto con coloro che di quelle disposizioni subiscono le gravi conseguenze. Gli emendamenti - prosegue Vavassori - chiedono la reintroduzione di una tariffa minima rivalutabile trimestralmente in base al costo del gasolio e ai costi di produzione del servizio, il pagamento delle fatture di autotrasporto obbligatoriamente entro 30 giorni, l'obbligo di tenere a bordo una scheda di trasporto''. Confetra ha chiesto alla commissione incaricata di ''dichiarare l'inammissibilita' degli emendamenti sull'autotrasporto che, lungi dall'introdurre mere proroghe di termini, trattano di materie estranee al provvedimento, mentre a camere sciolte il compito dei parlamentari deve limitarsi a convertire o respingere il decreto legge senza stravolgerne il contenuto''.(ANSA).

 

 

 

 

ADNKRONOS

 

AGENZIA                                                                                                                                                                                                                              Data 19 FEBBRAIO 2008

AUTOTRASPORTO: CONFETRA DENUNCIA ATTI DI 'PIRATERIA' PARLAMENTARE Roma, 19 feb. - (Adnkronos) - A Parlamento sciolto, in sede di conversione alla camera del decreto legge milleproroghe, uno sparuto gruppo di deputati ha presentato emendamenti "di estrema gravita' in materia di autotrasporto". E' la denuncia di Confetra che ritiene ''intollerabile che si usi lo stratagemma degli emendamenti dell'ultimo minuto per inserire disposizioni di cui nessuno ha valutato la portata e sulle quali non si e' aperto nessun confronto con coloro che di quelle disposizioni subiscono le gravi conseguenze". Gli emendamenti, denuncia Pietro Vavassori, presidente della Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica, "chiedono la reintroduzione di una tariffa minima rivalutabile trimestralmente in base al costo del gasolio e ai costi di produzione del servizio, il pagamento delle fatture di autotrasporto obbligatoriamente entro 30 giorni, l'obbligo di tenere a bordo una scheda di trasporto". Confetra ha chiesto alla commissione affari costituzionali, incaricata di esaminare la legittimita' di tutti gli emendamenti proposti al decreto milleproroghe (oltre 300), di dichiarare l'inammissibilita' degli emendamenti sull'autotrasporto che, "lungi dall'introdurre mere proroghe di termini, trattano di materie estranee al provvedimento, mentre a camere sciolte il compito dei parlamentari deve limitarsi a convertire o respingere il decreto legge senza stravolgerne il contenuto".

 

 

 

APCOM

 

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MILLEPROROGHE/ CONFETRA: EMENDAMENTI AUTOTRASPORTO INTOLLERABILI A camere sciolte parlamentari non stravolgano decreto Roma, 19 feb. (Apcom) - A Parlamento sciolto, in sede di conversione alla camera del decreto legge milleproroghe un gruppo di deputati ha presentato emendamenti "di estrema gravità in materia di autotrasporto". Lo denuncia in una nota Pietro Vavassori presidente Confetta (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica). "E' intollerabile - afferma Vavassori - che si usi lo stratagemma degli emendamenti dell'ultimo minuto per inserire disposizioni di cui nessuno ha valutato la portata e sulle quali non si e' aperto nessun confronto con coloro che di quelle disposizioni subiscono le gravi conseguenze. Gli emendamenti - prosegue Vavassori - chiedono la reintroduzione di una tariffa minima rivalutabile trimestralmente in base al costo del gasolio e ai costi di produzione del servizio, il pagamento delle fatture di autotrasporto obbligatoriamente entro 30 giorni, l'obbligo di tenere a bordo una scheda di trasporto". Confetra, spiega ancora Vavassori, "ha chiesto alla commissione affari costituzionali, incaricata di esaminare la legittimità di tutti gli emendamenti proposti al decreto milleproroghe (oltre 300), di dichiarare l'inammissibilità degli emendamenti sull'autotrasporto che, lungi dall'introdurre mere proroghe di termini, trattano di materie estranee al provvedimento mentre - conclude - a camere sciolte il compito dei parlamentari deve limitarsi a convertire o respingere il decreto legge senza stravolgerne il contenuto".