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Roma, 13 novembre 2009
Circolare n. 188/2009
Oggetto: Autotrasporto – Proclamato il fermo dal 9 al 13
dicembre.
Le sigle riunite
nell’Unatras (Confartigianato Trasporti, Fita Cna, Conftrasporto,
Fai, Fiap L, Unitai, Sna Casartigiani) hanno proclamato
il fermo dal 9 al 13 dicembre prossimi.
Si distingue per il
momento l’associazione Trasportounito-Fiap che si è
riservata di valutare eventuali iniziative di protesta all’esito dell’incontro con
il Ministro Matteoli già convocato con tutte le associazioni dell’autotrasporto
l’1 dicembre prossimo.
Tra le rivendicazioni
dell’Unatras, la spendibilità delle risorse messe a
disposizione del settore, la previsione di ulteriori stanziamenti per il 2010,
la mancata emanazione di provvedimenti normativi tra cui l’individuazione dell’autorità
che deve comminare le sanzioni per le violazioni al nuovo regime tariffario
sancito dall’articolo 83 bis.
Si fa riserva di
comunicare gli sviluppi della situazione.
f.to Daniela
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Allegati tre |
Responsabile
di Area |
D/d |
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CONFTRASPORTO
12 novembre 2009
Come ormai noto l’Unatras ha
deciso nella riunione del 11 novembre per la proclamazione del fermo dei
servizi a partire dal giorno 9 dicembre per una durata di cinque giorni.
Le ragioni erano state anticipate anche nella
comunicazione che era stata diffusa, come consuetudine, nello scorso fine
settimana.
L’atteggiamento del rappresentante del Governo è a dir
poco di una superficialità sconcertante. A nulla sono valse le reiterate
richieste di mantenere aperto un confronto, come si dovrebbe sempre attuare nei
momenti difficoltà. Nessuna dimostrazione di consapevolezza della situazione di
sofferenza nella quale si trovano le imprese.
Solo i soliti messaggini via cellulare pieni di promesse
oltre ai contatti diretti con le imprese tendenti solo a delegittimare le
associazioni di rappresentanza.
Le imprese sempre più ci domandano e si domandano cosa
succederà per l’anno 2010 sui contributi Inail sulle tasse di possesso e sulle
altre voci che contribuiscono a contenere le voce di costo. È pur vero che il
rappresentante del Governo a parole (non era il caso di sottoscrivere un
accordo ? ) ha più volte assicurato che, anche se non evidenti nei capitoli
della legge finanziaria, gli interventi per il settore saranno mantenuti.
Purtroppo è la credibilità che rischia di venire meno
quando si constata che la riduzione dei pedaggi sulle autostrade che erano
stati garantiti per settembre/ottobre non si sono realizzati né tanto meno le
imprese che hanno investito nell’acquisto degli euro 5 hanno potuto recuperare
attraverso gli F24 il 50% relativo all’anno 2007 né quelli per l’anno 2008. A
questi si aggiungono i provvedimenti di carattere amministrativo che non
costano nulla ma aiuterebbero quelle imprese che operano nel rispetto delle
regole.
La domanda che i nostri operatori si pongono è relativa
all’affidamento che si possa attribuire rispetto ad impegni verbali di chi non
riesce a mantenere gli accordi scritti alcuni mesi or sono.
L’assenza di un confronto serio, alla luce degli elementi
sopraddetti ha determinato la proclamazione del fermo a partire dal giorno 9
dicembre p.v.
Non è certo una coincidenza che nella serata di mercoledì,
giorno della riunione Unatras, sono ricominciati i messaggi
rassicuranti via cellulare e che il giorno 12 siano arrivate ben due
convocazioni: una per il giorno 17 che esaminerà la direttiva sull’ Eurovignette (possibili aumenti in vista) e l’altra per il
primo dicembre sulla situazione del settore. Non c’è dubbio che ciò che ha
determinato l’attivismo del dicastero è in modo evidente la proclamazione del
fermo. Il che la dice lunga sulla lungimiranza dell’Esecutivo.
Questi inviti non produrranno alcun rallentamento o
cambiamento delle decisioni assunte che lasciano anche alle realtà locali la
possibilità di effettuare iniziative di sensibilizzazione, ma dimostrano quanto
la decisione presa fosse quanto mai opportuna, se rapportata ad un atteggiamento
poco responsabile del nostro interlocutore.
Queste le ragioni principali che saranno oggetto
dell’esame negli organismi, già convocati.
Cordiali saluti
Paolo Uggè – Presidente FAI Conftrasporto
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Comunicato stampa Il disinteresse del Governo, che continua a non rispettare
compiutamente gli accordi con l’autotrasporto, è alla base della decisione
assunta oggi dal Comitato esecutivo dell’Unatras
di proclamare il fermo generale dei servizi dell’autotrasporto per cinque
giorni. La data d’inizio dell’iniziativa sindacale sarà resa nota
nei prossimi giorni, anche per consentire il necessario confronto con
le altre realtà associative. L’autotrasporto attende ancora di ricevere
180 milioni di euro stanziati ma non ancora resi disponibili per le
imprese; inoltre nella legge finanziaria 2010 in discussione al Senato
non è stato previsto alcun intervento a sostegno della competitività
del settore, né tanto meno sono state previste le risorse per finanziare
l’Ecobonus e il Ferrobonus. |
Si registra infine la mancata emanazione di importanti provvedimenti
normativi, come ad esempio l’individuazione dell’organismo preposto
a garantire, attraverso l’emanazione delle sanzioni, il rispetto dell’art.
83 bis e della sicurezza sociale e della circolazione. Roma, lì 11 novembre 2009 |
Fermo: la posizione di Trasportounito-Fiap
13 11 2009 - Autotrasporto
Solo dopo il confronto
con il Ministro Matteoli, convocato per il primo dicembre, sarà possibile
assumere valutazioni precise sull’azione del Governo e decidere di conseguenza
le eventuali iniziative di protesta. Questa la posizione assunta da Trasportounito dopo che altre associazioni
dell’autotrasporto hanno in queste ore preannunciato un fermo nazionale dei
servizi.
"Nell’attuale
situazione del paese – ha precisato Franco Pensiero, presidente nazionale di Trasportounito – è indispensabile dimostrare senso di
responsabilità e coerenza. Per altro la nostra organizzazione non aderirà a
manifestazioni di protesta incentrate sulla richiesta di risorse economiche,
già sommariamente individuate dal Governo. La nostra attenzione, e un domani,
la nostra protesta, resteranno focalizzate sui veri nodi che impediscono un
rilancio e forse anche la sopravvivenza delle aziende: ci riferiamo a quel
quadro normativo, avvallato da altri e non da noi, che nega la possibilità del
pagamento tassativo a 30 giorni delle fatture per trasporti effettuati così
come non consente l’introduzione di un semplice ma concreto
sistema che garantisca alle imprese la copertura minima dei costi di produzione dei servizi".
"Non vorremmo – ha
concluso il presidente di Trasportounito - che dietro
annunci roboanti
di fermi si camuffassero motivazioni che solo apparentemente riguardano l’autotrasporto e gli autotrasportatori, e che
certo non tengono conto delle pericolosissime tensioni che si verrebbero a
generare".
Da Trasportounito Fiap