Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica

00198 Roma - via Panama 62 - tel. 068559151-3337909556  -  fax 06/8415576

e-mail: confetra@confetra.com - http://www.confetra.com

 

 

Roma, 18 dicembre 2009

 

Circolare n.219/2009

 

Oggetto: Lavoro – Avvio del Tavolo sulla formazione – Documento del Ministero del Lavoro del 15.12.2009.

 

Il 15 dicembre è stato avviato a Palazzo Chigi, alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni letta e del Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, il Tavolo sulla formazione tra Governo, regioni e parti sociali (tra cui la Confetra).

 

L’iniziativa è finalizzata ad individuare politiche formative straordinarie per il 2010 rivolte in particolare ai lavoratori disoccupati e cassaintegrati. L’intenzione del Governo sarebbe quella di definire entro gennaio un Avviso comune che indichi le linee guida degli interventi da realizzare. Al riguardo il Ministro del Lavoro ha proposto alcune azioni tra cui la costituzione di una cabina di regia nazionale per la rilevazione dei fabbisogni formativi a seconda dei settori, la maggiore diffusione dell’apprendistato con formazione interna all’azienda, la promozione di accordi aziendali che prevedano il rientro anticipato dei cassaintegrati per sottoporli ad attività formative, l’incentivazione al reimpiego dei lavoratori over 50. Le risorse a sostegno dell’inizia­tiva ammonterebbero, secondo rilevazioni ministeriali, a circa 2,5 miliardi di euro.

 

Sulle proposte del Ministro Sacconi è stato espresso in prima battuta un generale consenso.

 

Si fa riserva di tornare sull’argomento per comunicare i successivi sviluppi.

 

Fabio Marrocco

Allegato uno

Responsabile di Area

M/n

 

 

© CONFETRA – La riproduzione totale o parziale è consentita esclusivamente alle organizzazioni aderenti alla Confetra.

 

 

 

 

DOCUMENTO PRESENTATO DAL MINISTRO SACCONI ALL’INCONTRO CON REGIONI E PARTI SOCIALI DEL 15 DICEMBRE 2009

 

 

LINEE GUIDA PER LA FORMAZIONE NEL 2010

 

Obiettivo

Stato, Regioni e Parti Sociali sono chiamati a condividere le fondamentali linee guida per orientare la spesa dedicata alla formazione degli inoccupati, dei disoccupati e dei cassaintegrati nel prossimo anno, in relazione ai caratteri discontinui e selettivi della ripresa che indurranno allungamento del periodo di inattività o transizione verso altra occupazione di molti lavoratori. La formazione deve quindi risultare quanto più tarata sui fabbisogni professionali dei settori e delle imprese e sulle concrete esigenze delle persone interessate in funzione della loro occupabilità.

 

Risorse

L'allegata tabella evidenzia la disponibilità di ingenti risorse finanziarie provenienti dal Fondo Sociale Europeo, dalla legge 236/93, dal Fondo per l'Occupazione, dal prelievo dello 0,30 per cento sul monte salari delle imprese. L'intesa dovrà tenere conto delle risorse già impegnate verificando anche in questo caso la possibilità di un loro riorientamento in funzione degli obiettivi prioritari, ridefiniti e condivisi anche a livello regionale.

 

Contenuti

La proposta si rivolge in particolare al ruolo sussidiario delle organizzazioni rappresentative degli imprenditori e dei lavoratori come dei loro organismi bilaterali. Essi costituiscono garanzia di investimenti formativi a) mirati ai soggetti più esposti all'esclusione dal mercato del lavoro; b) organizzati, secondo criteri non autoreferenziali, in ambienti produttivi o prossimi ad essi; c) progettati in una logica di placement volta cioè ad ottimizzare la domanda e l'offerta di lavoro e l'integrazione tra il sistema della formazione e il mercato del lavoro in modo da rispondere alla domanda di competenze da parte dei settori e dei territori in cui le imprese operano; d) rispondenti alla domanda di competenze da parte dei settori e delle imprese.

 

 

Le azioni ipotizzate sono:

1    cabina di regia nazionale per una rilevazione tempestiva su base regionale e settoriale dei fabbisogni di competenze attraverso organizzazioni di categoria, consulenti del lavoro, agenzie del lavoro, enti bilaterali, ecc.

2    impiego diffuso del metodo di apprendimento "per competenze" in luogo di quello "per discipline separate" o "scolasticistico" e rivalutazione dell'istruzione-formazione tecnico-professionale

3    accesso degli inoccupati a tirocini di inserimento, corsi di istruzione e formazione tecnico superiore (IFTS), contratti di apprendistato, privilegiando l'apprendimento nell'impresa

4    formazione degli adulti attraverso: a) accordi di formazione-lavoro per rientro anticipato dei cassaintegrati; b) programmi di formazione nei luoghi produttivi di beni o servizi anche se inattivi o nei centri di formazione professionale ove garantiscono riproduzione di contesti produttivi nonché congrui periodi di tirocini presso l'impresa; c) impiego dei lavoratori inattivi quali tutori nell'ambito di attività formative tecnico-professionali; d) rilancio del contratto di inserimento per gli over 50.

5    accreditamento su base regionale di "valutatori" indipendenti in grado di certificare le effettive competenze dei lavoratori comunque acquisite, in modo da rafforzare la trasparenza e la migliore informazione nel mercato del lavoro, da accrescere la capacità di offerta sul mercato del lavoro, da migliorare l'incontro tra domanda e offerta e da stimolare la ricerca delle più utili attività formative.

 

 

 

 

Risorse disponibili per la formazione nel 2010

 

 

Fondo Sociale Europeo

1.279 milioni di euro

Fondi Interprofessionali

600 milioni euro

Fondo di rotazione

650 milioni di euro

Totale

2.529 milioni di euro