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Roma, 18 dicembre 2009
Circolare n.219/2009
Oggetto: Lavoro – Avvio del Tavolo sulla formazione – Documento del Ministero del Lavoro del
15.12.2009.
Il 15 dicembre è
stato avviato a Palazzo Chigi, alla presenza del Sottosegretario alla
Presidenza del Consiglio Gianni letta e del Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi,
il Tavolo sulla formazione tra
Governo, regioni e parti sociali (tra cui la Confetra).
L’iniziativa
è finalizzata ad individuare politiche formative straordinarie per il 2010 rivolte
in particolare ai lavoratori disoccupati e cassaintegrati. L’intenzione del
Governo sarebbe quella di definire entro gennaio un Avviso comune che indichi le linee guida degli interventi da
realizzare. Al riguardo il Ministro del Lavoro ha proposto alcune azioni tra
cui la costituzione di una cabina di
regia nazionale per la rilevazione dei fabbisogni formativi a seconda dei
settori, la maggiore diffusione dell’apprendistato con formazione interna all’azienda,
la promozione di accordi aziendali che prevedano il rientro anticipato dei
cassaintegrati per sottoporli ad attività formative, l’incentivazione al
reimpiego dei lavoratori over 50. Le risorse a
sostegno dell’iniziativa ammonterebbero, secondo rilevazioni ministeriali, a circa
2,5 miliardi di euro.
Sulle proposte del
Ministro Sacconi è stato espresso in prima battuta un generale consenso.
Si fa riserva di
tornare sull’argomento per comunicare i successivi sviluppi.
Fabio
Marrocco |
Allegato uno |
Responsabile di Area |
M/n |
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consentita esclusivamente alle organizzazioni aderenti alla Confetra. |
DOCUMENTO PRESENTATO DAL MINISTRO SACCONI ALL’INCONTRO CON
REGIONI E PARTI SOCIALI DEL 15 DICEMBRE 2009
LINEE GUIDA PER LA FORMAZIONE
NEL 2010
Obiettivo
Stato, Regioni e
Parti Sociali sono chiamati a condividere le fondamentali linee guida per orientare
la spesa dedicata alla formazione degli inoccupati, dei disoccupati e dei
cassaintegrati nel prossimo anno, in relazione ai caratteri discontinui e
selettivi della ripresa che indurranno allungamento del periodo di inattività o
transizione verso altra occupazione di molti lavoratori. La formazione deve
quindi risultare quanto più tarata sui fabbisogni professionali dei settori e
delle imprese e sulle concrete esigenze delle persone interessate in funzione
della loro occupabilità.
Risorse
L'allegata tabella
evidenzia la disponibilità di ingenti risorse finanziarie provenienti dal Fondo
Sociale Europeo, dalla legge 236/93, dal Fondo per l'Occupazione, dal prelievo
dello 0,30 per cento sul monte salari delle imprese. L'intesa dovrà tenere
conto delle risorse già impegnate verificando anche in questo caso la
possibilità di un loro riorientamento in funzione
degli obiettivi prioritari, ridefiniti e condivisi anche a livello regionale.
Contenuti
La proposta si rivolge in particolare al ruolo sussidiario
delle organizzazioni rappresentative degli imprenditori e dei lavoratori come
dei loro organismi bilaterali. Essi costituiscono garanzia di investimenti
formativi a) mirati ai soggetti più esposti all'esclusione dal mercato del lavoro;
b) organizzati, secondo criteri non autoreferenziali, in ambienti produttivi o
prossimi ad essi; c) progettati in una logica di placement volta cioè ad ottimizzare la domanda
e l'offerta di lavoro e l'integrazione tra il sistema della formazione e il
mercato del lavoro in modo da rispondere alla domanda di competenze da parte
dei settori e dei territori in cui le imprese operano; d) rispondenti alla
domanda di competenze da parte dei settori e delle imprese.
Le azioni ipotizzate sono:
1 cabina di regia
nazionale per una rilevazione tempestiva su base regionale e settoriale dei
fabbisogni di competenze attraverso organizzazioni di categoria, consulenti del
lavoro, agenzie del lavoro, enti bilaterali, ecc.
2 impiego diffuso
del metodo di apprendimento "per competenze" in luogo di quello
"per discipline separate" o "scolasticistico"
e rivalutazione dell'istruzione-formazione tecnico-professionale
3 accesso degli
inoccupati a tirocini di inserimento, corsi di istruzione e formazione tecnico
superiore (IFTS), contratti di apprendistato, privilegiando l'apprendimento nell'impresa
4 formazione degli adulti attraverso: a)
accordi di formazione-lavoro per rientro anticipato dei cassaintegrati; b)
programmi di formazione nei luoghi produttivi di beni o servizi anche se
inattivi o nei centri di formazione professionale ove garantiscono riproduzione
di contesti produttivi nonché congrui periodi di tirocini presso l'impresa; c)
impiego dei lavoratori inattivi quali tutori nell'ambito di attività formative
tecnico-professionali; d) rilancio del contratto di inserimento per gli over 50.
5 accreditamento su base regionale di
"valutatori" indipendenti in grado di certificare le effettive
competenze dei lavoratori comunque acquisite, in modo da rafforzare la trasparenza
e la migliore informazione nel mercato del lavoro, da accrescere la capacità di
offerta sul mercato del lavoro, da migliorare l'incontro tra domanda e offerta
e da stimolare la ricerca delle più utili attività formative.
Risorse disponibili per la formazione nel 2010
Fondo Sociale Europeo |
1.279 milioni di euro |
Fondi Interprofessionali |
600 milioni euro |
Fondo di rotazione |
650 milioni di euro |
Totale |
2.529 milioni di euro |