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Roma, 5 agosto 2011
Circolare n.153/2011
Oggetto: Autotrasporto – Costi minimi – Punto della
situazione al 5 agosto 2011.
Nonostante l’impegno
assunto pubblicamente dal Ministro Matteoli di definire la questione dei costi
minimi entro luglio e nonostante il sollecito a lui formalmente formulato da
più parti e dallo stesso Presidente Forti, l’Osservatorio non è stato più
convocato e al 5 agosto la materia continua ad essere sostanzialmente indefinita,
con gravi ripercussioni in termini di incertezza operativa e di rischi di
contenzioso.
In questa situazione
Da una parte infatti
sono ancora in vigore la legge 32/2005 e il decreto legislativo 286/2005 che
nel sopprimere il regime tariffario obbligatorio sanciscono il principio della
libera negoziazione dei corrispettivi; dall’altra l’articolo 83 bis del decreto
legge 112/2008 e successive modificazioni distingue molto nettamente i “costi di esercizio” da rispettare
nei contratti verbali, dai “costi minimi”,
da rispettare nei contratti scritti, entrambi affidati alle determinazioni
dell’Osservatorio. All’Osservatorio
peraltro è stato impedito dall’Amministrazione di espletare i suoi compiti
relativamente sia ai “costi di esercizio”
che ai “costi minimi. Solo per
effetto di questa interdizione resterebbero dunque in piedi i “costi di esercizio” elaborati in via sussidiaria
dallo stesso Ministero e solo per effetto di questa interdizione quei “costi
di esercizio” terrebbero luogo dei “costi
minimi” previsti per i contratti scritti.
E’ noto che un atto
amministrativo, anche palesemente illegittimo, esplica la sua efficacia finché
non ne sia sancita l’illegittimità, ovvero finché un giudice ordinario non ne
disponga la disapplicazione nel caso concreto: comunque, in attesa di verificare
fino in fondo quale sarà l’assetto definitivo che l’Amministrazione vorrà dare
a tutta la questione, nessuno ha ancora impugnato gli atti del Ministero.
Inoltre tutta questa normativa sembra in contrasto con il principio della
libertà di concorrenza su cui si fondano gli istituti comunitari della “libertà di stabilimento” e del “diritto di cabotaggio”.
Permane dunque un
clima di incertezza nel quale le imprese committenti valuteranno l’opportunità
prudenziale di applicare le tabelle ministeriali, ferme restando le
argomentazioni suesposte a sostegno di un eventuale contenzioso tariffario.
La materia riveste
purtroppo un carattere di estrema delicatezza e gravità data l’eccessiva
onerosità dei valori riportati nelle tabelle ministeriali (specie per alcune
categorie di veicoli e per alcune fasce di percorrenza) rispetto ai prezzi di
mercato, così come il Presidente Forti ha sempre sostenuto fin dall’inizio. Proprio
al fine di monitorare la reale ricaduta di questa normativa sul mercato, e per
assistere le imprese tanto nella redazione di contratti scritti i più
garantistici possibile, quanto nell’impostare un’eventuale difesa in sede
giudiziale, si invitano le aziende associate a coordinarsi con le associazioni
territoriali, le federazioni nazionali e con la stessa Confetra.
Piero Luzzati |
Per riferimenti confronta circ.re conf.le n. 117/2011 |
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Allegati due: - Lettera del Presidente Forti al Ministro Matteoli 28.7.2011 - Lettera del Presidente Forti al Sottosegretario Giachino del 25.5.2011 |
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