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Roma, 9 gennaio 2012
Circolare n. 9/2012
In attuazione della decisione
assunta all’unanimità il 19 dicembre 2011 dall’Assemblea Generale, la Confetra,
insieme a Fedespedi, Assologistica, Fisi, Anama, Assoferr,
Federagenti (Confcommercio) e alcune importanti aziende associate, ha impugnato
il 30 dicembre scorso avanti al TAR del Lazio le delibere dell’Osservatorio che
avevano approvato le note tabelle sui costi minimi dell’autotrasporto.
Il ricorso, che si affianca a
quelli della Confindustria e dell’azienda petrolifera API, è stato notificato
anche all’Autorità Antitrust per sollecitarne l’intervento all’interno del
giudizio.
Oltre all’illegittimità delle
delibere dell’Osservatorio, il ricorso ha soprattutto sollevato questioni di
incostituzionalità e di violazione delle norme comunitarie sulla libertà di
concorrenza relativamente a tutto l’impianto normativo di cui all’articolo 83
bis della legge n.133/2008 e successive modificazioni.
Nel frattempo la stessa Autorità
Antitrust, all’interno di una ponderosa Segnalazione contenente “Proposte di
riforma concorrenziale” trasmessa il 5 gennaio scorso a Governo e Parlamento,
ha espressamente affermato di “ritenere
essenziale l’eliminazione della previsione contenuta nell’articolo 83 bis,
nella misura in cui essa impone, o comunque agevola, la fissazione di tariffe
minime per i servizi di autotrasporto.”
Una prima udienza in Camera di
Consiglio dovrebbe tenersi al TAR del Lazio il prossimo 13 gennaio.
Si fa riserva di ulteriori
tempestivi aggiornamenti.
Piero
Luzzati |
Per
riferimenti confronta circ.re conf.le
n.254/2011 |
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L/d |
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