|
Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica 00198 Roma - via Panama 62 - tel. 068559151-3337909556 - fax 06/8415576 e-mail: |
Roma, 20 novembre 2009
Circolare n. 196/2009
Oggetto: Vertenza autotrasporto – Posizione di Fedit e di
Anita.
In attesa
dell’incontro convocato dal Ministro Matteoli per l’1 dicembre, le associazioni
dell’autotrasporto hanno espresso la propria posizione in merito al fermo proclamato
dall’Unatras dal 9 al 13 dicembre prossimi.
In particolare
L’Anita ha invece
deciso di appoggiare la protesta se l’incontro col Ministro dell’1 dicembre non
sarà soddisfacente soprattutto in merito alle risorse già stanziate per il
settore e non ancora rese spendibili.
f.to Daniela
|
Per riferimenti confronta circ.re conf.le n. 188/2009 |
Responsabile
di Area |
Allegato uno |
|
|
© CONFETRA – La riproduzione totale o parziale è
consentita esclusivamente alle organizzazioni aderenti alla |
Blocco dei tir
FEDIT: NO AL FERMO
PREVALGA IL DIALOGO
Pubblicata il 18/11/2009 su www.tuttotrasporti.it
Si susseguono le prese di posizione dopo la proclamazione
del fermo dell'autotrasporto a partire dal 9 dicembre da parte di Unatras.
In una lettera inviata alla Presidenza del Consiglio, al
ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli e al sottosegretario
Mino Giachino, la Fedit (associazione di categoria
aderente a Confetra) ha dichiarato di non aderire alla protesta.
"Ciò non significa - specifica la lettera - che il
mondo dell'autotrasporto non abbia bisogno di interventi normativi ed economici
per recuperare competitività soprattutto nei confronti delle imprese
straniere. Questi interventi si devono individuare privilegiando il
dialogo e la ricerca di soluzioni mediate tra i diversi interessi in
gioco".
Fermo autotrasporto,
ANITA sostiene la protesta
Pubblicata il 19/11/2009 su www.anita.it
Le imprese di autotrasporto non sono più in grado di
sostenere gli effetti della crisi. E’ a repentaglio la loro sopravvivenza e il
rischio di destrutturazione e di fallimento è altissimo. Queste le motivazioni
alla base della decisione, assunta dal Consiglio nazionale
di ANITA riunitosi ieri, di appoggiare la protesta annunciata da alcune rappresentanze della categoria.
<<L’autotrasporto italiano non può più attendere –
ha sottolineato il Presidente ANITA Eleuterio Arcese
- necessita di interventi immediati, e non solo in termini di risorse ma di una
vera e propria riforma strutturale del settore, per recuperare competitività e
aumentare i livelli di produttività>>.
<<Pertanto, qualora il Governo non rendesse
disponibili nell’immediato per lo meno le risorse già stanziate - e lo
verificheremo il 1 dicembre prossimo all’incontro con il ministro dei Trasporti
Altero Matteoli - ANITA non potrà che essere solidale con le altre
organizzazioni nell’attuazione di un fermo dei servizi>>.
Il Consiglio nazionale, nell’incontro di ieri, ha deliberato
all’unanimità le misure urgenti per rilanciare il settore, quali incentivi per il mantenimento della base occupazionale,
risorse al trasporto intermodale, la detassazione di investimenti per
l’acquisto dei veicoli e azioni dirette ad aumentare la produttività delle
imprese ad esempio allineando i costi italiani a quelli degli altri Paesi
europei e sospendendo alcune tipologie di tassazioni.