Giovedì, 12 Giugno 2025

Dati flash – Giugno 2025

L’enunciato einaudiano ‘conoscere per deliberare’ assume un significato ancora più profondo in periodi di incertezza quali quelli che stiamo vivendo. Dal 2020 ad oggi si sono succedute crisi pandemica, crisi politiche e geo-economiche, conflitti ed in ultimo guerre commerciali e, mai come in questo momento, è necessario disporre di tutti gli strumenti a disposizione per delineare possibili scenari futuri in modo da prendere le decisioni più adeguate.
Confetra, con il bollettino ‘Economia, commercio e trasporti – Dati flash’, intende fornire il proprio contributo alla definizione del quadro conoscitivo, fornendo i principali indicatori economici e trasportistici il cui aggiornamento avviene periodicamente.
Questa nuova iniziativa deriva dalle circolari mensili sulle statistiche Istat, che la Confederazione da sempre redige, arricchite di ulteriori dati, nazionali ed internazionali, significativi per il settore.
Ogni vostro suggerimento sarà benvenuto perché ci consentirà di rendere questo strumento sempre più completo ed efficace.

DATI SU COMMERCIO E TRASPORTI

Istat – Commercio estero extra UE

Ad aprile 2025 l’Istat ha stimato, per l’interscambio commerciale con i paesi extra UE27, un’ampia riduzione congiunturale per le esportazioni (-7,5%) e un aumento per le importazioni (+1,6%).
Nel trimestre febbraio-aprile 2025, rispetto al precedente, l’export è cresciuto del 2,5% e l’import ha segnato un aumento del 2,7%.
Ad aprile 2025 l’export è diminuito su base annua del 2,1% (era +8,2% a marzo) mentre l’import ha registrato una crescita tendenziale dell’11,4%. (Link)

Istat – Commercio con l’estero e prezzi all’import

A marzo 2025 l’Istat ha stimato una flessione congiunturale contenuta delle esportazioni (-1,0%) e una sostanziale stazionarietà delle importazioni (+0,2%). La diminuzione su base mensile dell’export è dovuta alla riduzione delle vendite verso l’area Ue (-5,0%), mentre le esportazioni verso l’area extra UE sono cresciute del 3,3%. Nel primo trimestre del 2025, rispetto al precedente, l’export è cresciuto del 4,6% e l’import del 4,7%.
A marzo 2025 l’export è cresciuto su base annua del 5,8% in termini monetari e dell’1,9% in volume. La crescita tendenziale dell’export in valore è stata più sostenuta per i mercati extra UE (+8,2%), rispetto a quelli UE (+3,7%).  L’import ha registrato un incremento tendenziale in valore del 7,6%, che riguarda entrambe le aree, UE (+6,8%) ed extra UE (+8,8%); in volume, è cresciuto del 2,9%. (Link)

WTO – Global Trade Outlook

WTO, nell’ultimo Global Trade Outlook and Statistics, ha stimato che nelle condizioni attuali (sospensione dei dazi reciproci), il volume del commercio mondiale di merci dovrebbe diminuire dello 0,2% nel 2025, quasi tre punti percentuali in meno rispetto a quanto ci si sarebbe aspettati in uno scenario di base “a bassa tariffa”. Al contempo ha evidenziato che il commercio potrebbe ridursi ulteriormente, fino a -1,5% nel 2025, se la situazione dovesse deteriorarsi. (Link)

Drewry – World Container

L’andamento dei noli marittimi evidenzia che al 5 giugno 2025 il WCI, riferito ai contaneir di 40 piedi, è stato pari a 3.527 $, registrando un incremento del 41% rispetto alla settimana precedente ed una riduzione del 25% rispetto al valore misurato nella stessa settimana del 2024. Nell’ultima settimana sulle principali tratte le tariffe dei noli sono aumentate, da segnalare la Shanghai-Los Angeles (+57%) e la Shanghai-Genoa (+38%); si sono, invece, registrate contrazioni per gli andamenti annuali sulle rotte Shanghai-Rotterdam, Shanghai-Genoa, Rotterdam-Shanghai, Shanghai-Los Angeles rispettivamente del 53%, 39%, 21% e 2%. (Link)

Baltic Exchange – Baltic Exchange Dry Index

L’indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie delle navi dry bulk cargo del 28 maggio 2025 è diminuito del 6,8% rispetto al mese precedente e del 27,21% rispetto all’anno precedente, avendo raggiunto i 1.303$. (Link)

WorldACD – Air Cargo Market Trends

Il trasporto aereo mondiale di merci è rimasto stabile nella settimana compresa tra il 19 ed il 25 maggio 2025 in termini di domanda. Le tariffe medie mondiali, basate su un mix di prezzi spot e tariffe contrattuali, sono aumentate rispetto alla settimana precedente ed al 2024, raggiungendo quota 2,40 $/kg. (Link)

MASE – Prezzo medio del gasolio

Il prezzo medio del gasolio nella settimana compresa tra il 19 e 25 maggio 2025 è stato di 1.598,57 di cui: accise 632,40 e IVA 288,27, registrando un aumento del 7,42% rispetto alla settimana precedente. (Link)

Trading Economics – Prezzo dell’elettricità

L’elettricità in Italia ha raggiunto il valore di 92,90 euro/MWh il 29 maggio 2025, aumentando del 6,23% rispetto al mese precedente e diminuendo del 18,25% rispetto allo stesso periodo del 2024. (Link)

DATI ECONOMICI

European Commission – PIL e inflazione

La Commissione europea, nello Spring 2025 Economic Forecast, ha previsto una crescita del PIL nel 2025 dell’1,1 % nell’UE (+0,7 per l’Italia) e dello 0,9 % nella zona euro, più o meno gli stessi tassi raggiunti nel 2024. La crescita dell’UE dovrebbe salire poi all’1,5 % nel 2026 (+0,9 per l’Italia).

Si prevede che la disinflazione procederà più rapidamente del previsto in autunno, dopo una media del 2,4 per cento nel 2024 (+1,8% per l’Italia), l’inflazione complessiva nell’area dell’euro dovrebbe raggiungere l’obiettivo della BCE entro la metà del 2025, prima di quanto previsto in precedenza, e raggiungere una media dell’1,7 per cento nel 2026 (+1,5% per l’Italia). (Link)

IMF – PIL

L’IMF ha rilevato che sembra essersi stabilizzata l’economia globale con tassi di crescita costanti ma deludenti, ha evidenziato che le stime di crescita globale rispetto a quelle di gennaio 2025 vanno riviste nettamente al ribasso. L’organizzazione ha, infatti, stimato una crescita del PIL mondiale al 2,8% nel 2025 ed al 3,0% nel 2026, peggiore la situazione dell’area euro per la quale è stato previsto, rispettivamente per il 2025 ed il 2026, una crescita del 0,8% (0,4% per l’Italia) e 1,2% (0,8% per l’Italia) (Link).

OECD – PIL

L’OECD ha stimato un rallentamento della crescita mondiale del PIL che dovrebbe passare dal 3,2% del 2024 al 3,1% nel 2025 ed al 3,0% nel 2026. Nella zona euro la crescita del PIL dovrebbe attestarsi all’1,0% nel 2025 (0,7% per l’Italia) e all’1,2% nel 2026 (0,9% per l’Italia) (Link).

Istat – PIL

Nel primo trimestre del 2025 il prodotto interno lordo è cresciuto dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,7% nei confronti del primo trimestre del 2024. La variazione acquisita per il 2025 è stata pari a +0,5%.
Si sono registrati andamenti congiunturali positivi del valore aggiunto in agricoltura, silvicoltura e pesca e nell’industria, pari rispettivamente all’1,4% e all’1,2%, mentre i servizi hanno registrato un lieve calo, pari allo 0,1%. (Link)

Istat – Inflazione

Nel mese di maggio 2025, secondo le stime preliminari, l’inflazione, al lordo dei tabacchi, ha registrato una variazione nulla su base mensile e del +1,7% su base annua (dal +1,9% del mese precedente).
L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, ha decelerato leggermente (da +2,1% a +2,0%), come anche quella al netto dei soli beni energetici (da +2,2% a +2,1%). L’inflazione acquisita per il 2025 è stata pari a +1,4% per l’indice generale e a +1,6% per la componente di fondo.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) è aumentato dello 0,1% su base mensile e del 1,9% su base annua (in lieve decelerazione rispetto ad aprile 2025). (Link)

INPS – Cassa Integrazione Guadagni

Nel mese di marzo 2025, le ore di Cassa Integrazione Guadagni autorizzate per l’industria (attività estrattive, manifatturiere e produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua) sono state 53,3 milioni: in diminuzione rispetto ai 56,4 milioni autorizzati nel mese precedente, ma con un incremento significativo rispetto a marzo 2024, quando si attestavano a 31,8 milioni di ore (+68%). Per il primo trimestre del 2025, il totale delle ore autorizzate è stato di 152,3 milioni, registrando un aumento del 39,2% rispetto ai 109,4 milioni del primo trimestre 2024. (Link)

Istat/Eurostat – Produzione industriale

Nel mese di marzo 2025, le ore di Cassa Integrazione Guadagni autorizzate per l’industria (attività estrattive, manifatturiere e produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua) sono state 53,3 milioni: in diminuzione rispetto ai 56,4 milioni autorizzati nel mese precedente, ma con un incremento significativo rispetto a marzo 2024, quando si attestavano a 31,8 milioni di ore (+68%). Per il primo trimestre del 2025, il totale delle ore autorizzate è stato di 152,3 milioni, registrando un aumento del 39,2% rispetto ai 109,4 milioni del primo trimestre 2024. (Link)

Dal confronto con i principali partner europei si rileva che l’andamento della produzione industriale in Italia ha registrato un andamento calante, al contempo vanno evidenziati primi segnali di ripresa in Germania.

Istat – Fatturato dell’industria e dei servizi

A marzo 2025 l’Istat ha stimato che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, sia diminuito in termini congiunturali dell’1,6% in valore e dell’1,0% in volume. Si sono registrate flessioni dell’1,3% sul mercato interno (-0,4% in volume) e del 2,1% su quello estero (-1,9% in volume). Per il settore dei servizi si è osservata una  crescita in termini congiunturali dello 0,7% sia in valore sia in volume, in particolare per il Trasporto e magazzinaggio si è registrato una riduzione dello 0,2% in valore e dello 0,6 in volume.
Nei servizi si sono registrati incrementi tendenziali dell’1,3% in valore (+1,5% per il Trasporto e magazzinaggio) e dello 0,1% in volume (-2,3% per il Trasporto e magazzinaggio). (Link)

Istat – Fiducia delle imprese

A maggio 2025 l’indice del clima di fiducia delle imprese è aumentato da 91,6 a 93,1. La fiducia è migliorata in tutti i settori ad eccezione delle costruzioni. (Link)

Istat – Tasso di disoccupazione

Nel mese di aprile 2025 il tasso di disoccupazione totale è stato del 5,9%. In termini tendenziali (aprile 2025 rispetto a aprile 2024) è stata riscontrata una diminuzione di 0,8 punti percentuali. (Link)