Martedì, 7 Maggio 2024

Cargo ferroviario

Senato della Repubblica – Commissione Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica (VIII)

Audizione del Vicepresidente di Confetra per il cargo ferroviario, Giacomo Di Patrizi su “Contratti di programma stipulati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con la società Rete ferroviaria italiana S.p.A. per il periodo regolatorio 2022-2026 – Parte servizi e Parte investimenti” – 27 giugno 2023

 

Il dott. Giacomo Di Patrizi, Vice Presidente di Confetra con delega al cargo ferroviario e rappresentante delegato di Fercargo, è stato audito in rappresentanza di Confetra e Fercargo dalla VIII Commissione del Senato in merito al Contratto di programma MIT-RFI 2022-2026. Pur esprimendo un complessivo apprezzamento per il Contratto di programma e per gli investimenti destinati al cargo ferroviario, vitali per lo sviluppo e per l’allineamento agli obiettivi indicati dall’UE (riduzioni emissioni e trasferimento delle merci su ferro entro il 2030), Di Patrizi ha anche segnalato le limitate risorse e l’eccessiva lunghezza dei tempi realizzativi degli investimenti previsti negli adeguamenti agli standard europei del cargo ferroviario. Questi interventi sulla rete preoccupano perché potrebbero bloccare l’attività del trasporto ferroviario per molto tempo. Nel 2024 alcune linee saranno addirittura chiuse, come già adesso accade per la tratta Bologna-Roma, con seri problemi di circolazione dei treni merci, anche in termini di raddoppio dei tempi e delle percorrenze sulle tratte alternative.

È necessario aprire un tavolo di confronto con RFI per programmare meglio i lavori e introdurre un sistema di ristori per le imprese ferroviarie per i disagi a cui stanno andando incontro. Il rischio è che nel 2027 ci potrebbero anche essere linee migliori, ma imprese ferroviarie andate in crisi, sia per le difficoltà operative generate dagli adeguamenti infrastrutturali sia per la difficoltà di investire nei conseguenti adeguamenti tecnologici. A tale proposito, Di Patrizi ha segnalato anche le criticità dell’attuazione dell’ERTMS, sistema di sicurezza che sostituirà quello attuale. L’Italia ha deciso di accelerare per l’attuazione di questo importante progetto, ma ciò implicherà anche un’accelerazione di ingenti investimenti delle imprese nell’attrezzaggio di terra e a bordo treni, stimati in circa 900 milioni di euro, a fronte di sostegni pubblici per 300 milioni di euro. Per questo ha chiesto un maggiori risorse per gli adeguamenti tecnologici dei locomotori per una loro attuazione di pari passo con quelli delle linee, altrimenti si potrebbe creare un corto circuito tra standard tecnologici delle reti e dei locomotori, con i secondi che potrebbero non essere in grado di circolare.

Da ultimo, Di Patrizi ha segnalato anche la carenza degli investimenti infrastrutturali sull’ultimo miglio e sugli interporti, senza i quali il ridisegno complessivo del cargo ferroviario risulterebbe incompleto e inefficiente.

Roma, 28 giugno 2023

TESTO AUDIZIONE CONFETRA