GENOVA, SCIOPERO AUTISTI: CAOS PREVEDIBILE E DANNI PER L’ECONOMIA NAZIONALE
IL MINISTERO DOVEVA CONVOCARE LE PARTI
Con alcune settimane di anticipo era possibile prevedere l’effetto domino per l’intera economia nazionale del fermo deciso da alcune sigle dell’autotrasporto contemporaneamente allo sciopero dei loro dipendenti nel Porto di Genova, il più importante del Paese per la movimentazione dei contenitori.
Dopo la riunione in Autorità Portuale dell’11 luglio, le associazioni degli autotrasportatori hanno deciso di revocare il fermo dei servizi al terminal VTE che avevano proclamato dal 12 al 17 luglio 2018, mentre è iniziato lo sciopero degli autisti.
“Lascia interdetti “- sottolinea Nereo Marcucci Presidente Confetra – Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica – che, scongiurato il fermo e ribadito lo sciopero, considerandone le conseguenze, non si siano convocate da parte dei Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Lavoro le rappresentanze associative nazionali e territoriali delle Aziende che dovranno pagarne il conto e delle organizzazioni sindacali nazionali che avrebbero potuto svolgere una mediazione costruttiva “.
Roma, 17 luglio 2018