Confetra: “Bene la proposta, ma necessario garantire rappresentanza di tutta la filiera nel nuovo Comitato per l’intermodalità”
Roma, 13 aprile – “Per garantire la rappresentanza di tutti gli operatori della catena logistica che operano nel settore, è necessario che nel Comitato nazionale per l’intermodalità e la logistica, che la proposta di legge sugli interporti intende istituire, sia prevista la presenza dei rappresentanti del mondo dei trasporti e della logistica nonché dei committenti dell’industria e del commercio” così Umberto Ruggerone, Vice Presidente Confetra con delega all’intermodalità e alla portualità e Presidente di Assologistica, in audizione alla Camera sulla proposta di legge sugli interporti. Valutazione nel complesso positiva, quella di Confetra sulla nuova disciplina, che aggiorna una normativa oramai vecchia di 30 anni e che non risponde più alle attuali dinamiche industriali, trasportistiche e logistiche.
Secondo Ruggerone, infatti, “bisogna tenere conto dei mutati scenari amministrativi e di mercato, della digitalizzazione dei processi, della sostenibilità ambientale e quindi del necessario trasferimento modale, dell’esigenza che i nodi intermodali siano strettamente interconnessi con la rete viaria nazionale ed europea, ma soprattutto a quella ferroviaria e con le reti TEN-T. È inoltre necessario che la nuova disciplina consideri il complessivo mercato dell’intermodalità, oggi composto da molteplici realtà imprenditoriali di natura giuridica diversa, pubbliche ma anche private. Questa compresenza di differenti realtà dovrebbe ricevere maggiore attenzione in una disciplina quadro che consideri e tuteli equilibri concorrenziali e competitivi e ricomprenda strumenti che incentivino lo shift modale, a integrazione di marebonus e ferrobonus”.